Thursday, January 15, 2009

Il bimbo delle stelle

Una tempesta terribile si abbattè sul mare.

Lame affilate di vento gelido trafiggevano l'acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia come colpi di maglio, o come vomeri d'acciaio. Aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare.

Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l'acqua si placò e si ritirò. Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano nell'agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa.

Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche troupe televisive per filmare lo strano fenomeno. Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo.

Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c'era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.

All'improvviso il bambino lasciò la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e, sempre correndo, le portò nell'acqua. Poi tornò indietro e ripetè l'operazione.

Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò: "Ma che fai ragazzino?"

"Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia" - rispose il bambino senza smettere di correre.

"Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!" - gridò l'uomo. "E questo succede su centinaia di altre spiagge lungo la costa! Non puoi cambiare le cose!"

Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: "Ho cambiato le cose per questa qui".


Questa storia ovviamente non è mia.

Oggi ho saputo che che un papà ed una mamma (di due famiglie diverse) miei colleghi hanno deciso di denunciare la preside di una scuola nel mio quartiere perchè non ha voluto prendere atto della falsità di alcuni certificati medici attestanti finti handicap relativi ai bambini in graduatoria presso quella scuola. Per essere estremamente chiaro, pare che i genitori di tali bambini si siano fatti fare da medici compiacenti certificati attestanti finti handicap per avere più punti nelle graduatorie per la scuola materna. La preside di fronte alle dichiarazioni dei miei colleghi non ha mosso un dito, e loro l'hanno denunciata.
Mentre mi raccontavano la loro storia, vedevo nei loro occhi una strana luce.
Ho dedotto si trattasse della sensazione di libertà provocata da uso sfrenato di senso civico...
E' possibile che in questo paese il malcostume sia così radicato dappertutto?
Qui non si parla di quartieri poveri, ma di una periferia relativamente benestante. Sono pronto a scommettere che non l'abbiano fatto per necessità, ma solo per furbizia, perchè fanno tutti così, per fregare il prossimo.

Se tutti noi che ci reputiamo onesti decidessimo giorno dopo giorno di non voltarci dall'altra parte, di non subire più, di fare qualcosa, questo sarebbe un posto migliore.

3 comments:

Emilia Barbato said...

Si Gilluca, sarebbe un posto migliore e ritengo che occorra iniziare dalle piccole cose.
Per esempio chiedere sempre gli scontrini, le fatture ai professionisti, chiaro che se dovessi trovarmi in situazioni come la tua agirei come hanno fatto i tuoi amici.

Anonymous said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonymous said...

imparato molto