Saturday, August 30, 2008

Sentirsi un po' a casa.

Questa settimana ho imparato che gli americani (e da ora in avanti intendo la parte di loro che più mi piace) sono nei guai proprio come noi.
Ho imparato che sono nel mezzo di due guerre che non vedono l'ora di lasciare,
che sono sul lastrico, che hanno una gran paura di non farcela più a sostenere l'economia del petrolio e che vogliono al più presto energie alternative.
Ho imparato che l'America è burocrattizzata e piena di Lobby, non si prende cura dei reduci di guerra, non garantisce sanità ed istruzione,
che le tasse sono alte e che difende i ricchi e non dà ai poveri.

E quindi, per tutto questo, mi sono sentito un po' a casa...

Poi però ho capito che la differenza è forse una sola.

Nonostante tutta la retorica, le riprese di persone speranzose e di altre con le lacrime, la spettacolarizzazione della convention democratica, loro hanno una speranza:


BARACK OBAMA

Se quest'uomo non sarà eletto, o peggio ucciso come stavano pianificando alcuni allegri personaggi la settimana scorsa, sarà uno shock per tutti in questo paese.
Come potete leggere dal suo discorso qui

Eight is enough.

Vi invito anche a leggere quanto dicono in questi giorni Federica Mogherini che si trova proprio a Denver,(Grazie Dioniso) ed Emanuela Errico (Grazie Valeria) che ha lo stesso mio problema: non poter votare OBAMA.
Dioniso fa un ottima analisi del fatto che la politica debba puntare al cuore.
Infine per quelli che come me capiscono poco di americano consiglio la traduzione del discorso sul sito di Ubik

Wednesday, August 27, 2008

Dalla lira all' Euro ....3 Royal with cheese

Vabè sarò ripetitivo ed a corto di idee...ma stamattina V. che non interviene su questo blog (non si capisce perchè. Ed èuna grave perdita visto che una delle persone più intelligenti e divertenti che io conosca....) mi ha scritto le seguenti cose:

1 mi sa che sei in vacanza perchè il tuo blog non è aggiornato da un po'.

Aho!
- qua le attività fervono
- io sto cercando di salvare il mondo, da voi che non fate altro che sporcarlo...
- ma che devo fare tutto io?
- ecco io mi sacrifico per voi e questo è il vostro ringraziamento!
- sappiate che fino a quando sarete sotto questo tetto si fa come dico io!
- se volete potete non mangiare il minestrone ma domattina ve lo ritrovate a colazione poi a pranzo e poi a cena e così fino a quando non lo finite!

ehm... mi sono un po' lasciato prendere dalle frasi fatte!

2 un riferimento alla conversazione fra John Travolta e Samuel Lee Jackson riguardante il fatto che John non riesca a trovare un cavolo di quarter pound hamburgher in Europa.



T:You know what they call a Quarter Pounder with Cheese in Paris?
L:They don't call it a Quarter Pounder with Cheese?
T:No, man, they got the metric system, they don't know what the fu** a Quarter Pounder is.
L:What do they call it?
T:They call it a Royal with Cheese.
L:Royal with Cheese.

Questo film è uno dei miei preferiti e l'ho visto 4 volte ma non avevo davvero colto questa sottigliezza.
Ciò mi porta a riflettere (in realtà non ci voleva poi molto...) sul fatto che la cosa funzioni anche al contrario. I poveri americani che vengono da noi sono altrettanto spaesati.
Io qua ho incontrato delle ottime persone.
Gli americani che ho conosciuto (non più di dieci, non faccio molto testo...) mi piacciono.
Ma nonostante questo, sono molto contento che si trovino nella stessa situazione in cui mi trovo io ora...tipo, avete voluto la bicicletta coi pedali, il manubrio, il telaio e persino gli specchieti al contrario?
Adesso pedalate tranquillamente di schiena e...
buon viaggio...!

Piccola appendice.
John Travolta dice che lo chiamano "Royal" per il sistema metrico decimale. Ed anche wikipedia riporta la stessa motivazione.

Qualcuno sa dirmi il perchè? Che cosa c'entra Royale con il sistema metrico decimale?

Friday, August 22, 2008

Nostalgia, nostalgia sembra che non ci sia.......



Dopo circa due mesi di USA, stamattina il “Romeo” che è dentro di me è uscito fuori.
Mi ha preso una seria voglia delle seguenti cose mooolto romane.

L’amatriciana di mia madre (ok non sarà romana ma per me lo è)
La grattachecca
Il cannone di mezzoggiorno del gianicolo
Il dialetto Romanesco moderno
Il marchese del Grillo
L’olimpico e la stretta allo stomaco quando entri
Il gelato di Ping Pong


Quindi per tirarmi un po’ su stamattina appena arrivato in ufficio ho visto questo




Cinque volte.

Pe arivacce qui dda Roma ho fatto l’autostop....
E in USA è già ‘m ber pezzo che cce sto.
Ma pure da emigrato
Mica so’ cambiato
Io so’ Romeo
Er Mejo d'er Colosseo.


E’ incredibile come
una canzone di un cartone animato americano,
cantata da un toscano (Renzo Montagnani)
con incerto accento romano,
sia la prima cosa che mi sia venuta in mente per riavvicinarmi un po’ alla mia città.
E ancora, quando sono arrivato qua ero incredibilmente contento di non stare più in fila nel traffico. Dopo solo due mesi questa cosa sembra sparita e mi mancano le cose belle della mia città.
Sarò scemo?

Wednesday, August 13, 2008

Non c'entra niente ma...

Quest'uomo















(foto sito bbc)
è nella storia! Ha vinto 5 ori a pechino facendo 5 record del mondo! Ha undici medaglie d'oro. Ha deposto uno come Spitz. Non ci sono altre parole...

Brava anche Federica















(foto repubblica)
che finalmente ha capito che i record del mondo è meglio farli in finale che nelle batterie....
Ma perchè mi sento "patriottico" solo in queste occasioni?
Qualcuno dice che tanti record del mondo in una sola olimpiade siano proprio "strani".
Io voglio ancora credere che siano frutto della piscina realizzata dai cinesi, dei blocchi che danno maggior spinta, dei costumi tecnologici e perchè no?
Anche un po' degli atleti.
Sarò troppo ingenuo?

Alcuni aggiornamenti

Tanto per uscire dal tunnel (gli ultimi 3 post hanno foto di liquidi)
Vi do un po' di piccoli aggiornamenti...

Occhi blu è al secondo dente. Rispetto a quando siamo arrivati è un’altra persona, cerca continuamente di alzarsi in piedi e non riesce a star fermo. Ha preso a gattonare in uno stranissimo modo, invece di spingersi con le gambe, si spige in avanti con le braccia e si tira dietro il resto del corpo...che sia la tecnica Americana?

Crucchetta va all’asilo per imparare a stare un po’con i bimbi di qui. L’altro giorno le ho chiesto, contiamo insieme fino a dieci in inglese e lei: Uno, Dos Tres....
Viene fuori che a scuola ci sono anche bambini spagnoli e così......chiediamo alla maestra e scopriamo che là insegnano anche il mandarino....(sai i cinesi sono 1 miliardo e trecentomila (più di one billion....bastaaaaaaaa!)

Insomma parte del patrimonio familiare dilapidato pressochè inutilmente.
Qua le scuole sono più care che in Italia!

Siamo stati a Muir Woods park dalle parti di Sausalito (oltre il ponte).
Un giorno vi racconterò di questo posto. Gli alberi erano incredibili ma foto pochine perchè ci si era scaricata la macchina fotografica...
Là abbiamo visto anche una cerbiatta forse incinta che crucchetta ha subito ribattezzato “la mamma di bambi” era straordinariamente vicina mentre mangiava la sua erbetta in estrema tranquillità.
Abbiamo provato a seguire un ranger che nel suo slang ci ha raccontato(o almeno così crediamo di aver capito...) che quel parco è protetto da settecento anni e che ciononostante ora come allora il maggior nemico di quegli alberi siamo proprio noi...!

Nello stesso giorno ci siamo fermati a Sanfrancisco ad un piccolo caffè armeno che fa un caffè buonissimo e là, sfogliando un giornale ho letto questo....

E’ straordinario come anche qua siano perfettamente informati della nostra pessima situazione e di come la sinistra italiana sia debole in questo momento (BTW, ma quanto dura sto momento?) .
Comunque per fortuna il caffè era buono....e da così lontano almeno, non mi è andato di traverso. Da rimarcare anche forse il muffin più buono che abbia mai mangiato....!

Credo di aver capito che il bello di questa città sia proprio guardare quante girare fra le centinaia di strade, persone differenti che qui coesistono tranquillamente, godersela andando in giro senza pretendere troppo. Just relax!
Nello stesso giorno abbiamo anche dato un’ occhiata ai posti oltre il Goldengate che sono una meraviglia. Si gode un panorama della baia straordinario.
Il ponte si può attraversare a piedi e nonostante le macchine è un esperienza che faremo presto perchè ne vale veramente la pena!
Intanto beccatevi queste



<

Dalla lira all' Euro ....2

Ecco un altro esempio di cosa raccontavo qualche post or sono



Meno male che stavolta hanno avuto la decenza di scrivere i millilitri...
Non vi andava di calcolare un terzo di un quarto di Gallone?
Era così facile fare 3,7854:12

Saturday, August 2, 2008

La Birra per fare i Rutti

Quando ero piccolino (e quindi tanto, tanto tempo fa) e fino all’età di 13 anni, mio padre mi portava a mangiare in uno dei primi fastfood che abbia mai frequentato.
Il nome l’ho scordato ma mi ricordo che era fra il Quirinale e via Nazionale.
Ovviamente mi piaceva molto mangiare hamburgher e patatine, ma quello che amavo più di tutto era la Root Beer.
Mi sentivo abbastanza importante a bere una "birra" così piccolo,
tanto più che ce la servivano rigorosamente alla spina.
Solo che c’era una cosa che proprio non mi convinceva: ma perchè si chiamava Root Beer ? Che c’entrava la parola Root?
Beh uno di quei giorni (ero già abbastanza "grandicello" per la verità...) commisi l’errore di chiedere a mio papà la spiegazione. A volte, per evitare di dire un semplice “non lo so”, con la maggior naturalezza possibile, mio padre inventava al momento una storia credibilissima (almeno lo era per me...).

Ad esempio, una volta mi ha fatto credere che le staccionate di legno, siccome sono piantate nel terreno, crescono se le si annaffia (e’ veramente diabolico!)

Così prontamente mi rispose:”si chiama Root Beer perchè è la birra per fare i rutti!”
Non mi ricordo se la bevvi (la storia, non la bevanda!) ma dopo un po’ la birreria chiuse e persi completamente di vista la mitica Root. Mi chiesi ovviamente dove fosse finita ma a quel tempo di internet neanche a parlarne e quindi nisba.

Al lavoro ci siamo trasferiti da poco nel nuovo edificio. Tanto per cambiare è bellissimo, ha la vista sulla baia dispone di un campo da basket, una biblioteca, bagni con le docce, una terrazza anche questa con vista e l’immancabile cucina.
Ma perchè in Italia non ce l’abbiamo? Mah!
Unica pecca i blocchi. Li odio!
Per il lavoro in team sono tremendi ma devo dire che tanto abbiamo a disposizione un sacco di aule meeting.
Oggi avevo voglia di qualcosa di diverso dal solito caffè americano e così ho aperto il frigo delle meraviglie. Lo chiamo così perchè ci si trova di tutto e gratis!.
Mi cade l’occhio su una lattina di birra e mi dico ma possibile che si possa bere birra al lavoro?
Va bè che siamo in Chelifornia, ma questa la voglio proprio vedere, così la prendo e....
NON CI POSSO CREDERE...

La mia Root!...In lattina?

La prendo, la guardo c’è sopra un botolo che mi guarda in cagnesco (e come ti deve guardare? È un cane...).
La bevo di gusto. Sembra proprio lei.
Vi capita mai di sentire un odore, un sapore che vi ricorda la vostra infanzia?
Come direbbe qualcuno che conosco:"non ha prezzo"
Sento però un retrogusto amarognolo che non mi ricordavo e non mi convince per niente.
Comincio a scrutare la lattina, e mi cadono le braccia (per non dire qualcos’altro), l’ha comprata la Pepsi!
Poi non capisco, questa di chiama Mug Rootbeer. (che Mug sia il nome del detestabile botolo?)
Mi girano abbastanza le scatole ma continuo a leggere, c’è un sito Internet .
Vado sul sito e mi leggo la spiegazione. E’ un po’ romanzata ma tradotta dice più o meno così:

Prima di tutto c’era la Root Beer. (e mi torna alla mente qualcosa, ma non riesco proprio a capire cosa...)
Prima della cola (intende Cocacola e Pepsi ma non lo scrive... il subdolo) delle bibite energetiche per lo sport (?) addirittura prima delle soda cremose (Ma-de-che???), c’era la Root Beer.

Mi sto immaginando l’uomo preistorico seduto su un masso che ha appena appoggiato la clava (evidentemente è in pausa...) ed ha in una mano i capelli della moglie che si è trascinato dietro (moglie? che moglie....la malcapitata di turno...) e nell’altra mano la mia Root.
Devo dire che l’immagine non mi disturba affatto ....!

E continua....ve la faccio breve...
Prodotta dalle radici (Root) del Sassafrasso, un albero americano della famiglia del lauro (per capirci tipo l’alloro, altro che birra per fare i rutti...) negli anni 50 dalla Belfast beverage company (che la mia Root sia irlandese?).In origine era disponibile solo a S.Francisco.

Poi la Belfast cambia nome in “Mug”
(e da qua il baratro...ma quando lo capiranno che non basta cambiare nome alle cose per venderle? Anzi il più delle volte è controproducente? Ricordate la storia di cambiare nome alle Fiat?).

Nel 1960 è introdotta sul mercato una Root dietetica....
(no comment. La mia Root senza zucchero...)

Nel 1986 la Mug è acquisita dalla Pepsi
(Ecco forse perchè è sparita, comunque, ben vi sta! Mug Root Beer, la birra del botolo ingrugnato, ma per favore!).

Sebbene la storia esatta di questa dolce e caratteristica bevanda (bevanda?!?!!?) sia incerta, la maggior parte degli esperti
(leggi: nessuno dichiarerebbe questa cosa neanche sotto tortura)
concordano sul fatto che gli antenati delle moderne Root beer furono gli elisir miracolosi datati XIX secolo....
(eeeeeeh?!?!? Vabè ho capito: Wikipedia)

Per fortuna si scopre che ne esistono tante varietà di cui una anche alcolica...
Papà, mi chiedevo....:" non è che per caso mi ha fatto bere questa"?
Perchè sai questo spiegherebbe tante, ma proprio tante cose.....!

Per chi vuole approfondire la storia questa è la wiki-verità
http://en.wikipedia.org/wiki/Root_beer