Friday, November 27, 2009

Thursday, November 19, 2009

I padroni della terra.

E' così che ci stiamo comportando.
Se solo imparassimo a fare alcune dei miracoli che la natura compie da millenni riusciremmo forse a vivere in sintonia con questo pianeta.
Janine Benyus è' una convinta assertrice della biomimicry
cioè del concetto per cui esaminare la natura, i suoi modelli, processi, elementi ed emularli o prendere da loro ispirazione, può aiutare a risolvere i problemi dell'umanità in modo sostenibile.

Capirla è un po' difficile ma la parte degli esempi è incredibile. Sul link relativo a TED si possono vedere anche i sottotitoli in inglese (a me hanno aiutato molto).
In alternativa la versione Youtube

Per Natale

Sarebbe meglio non contribuire allo shopping sfrenato, nel traffico e nella frenesia.
Vogliamo tutti regalare una cosa ai nostri cari ma questo produce conseguenze disastrose per il pianeta.
Fra regali inutili ed imballaggi ingombranti i nostri cassonetti il 25 ed il 26 Dicembre scoppiano e le aziende che puliscono sono scostrette a fare il doppio turno con conseguente aumento dei gas di scarico... . Dove finiranno tutti quei rifiuti? In discarica o peggio in un inceneritore.
Ma qual’è l’alternativa? Possibile che dobbiamo rinunciare alla magia del 24 sera o del 25 mattina?
E se ci sono bambini?

Ecco allora qualche consiglio che si propone di migliorare un po’ le cose.
La prima cosa da fare è porre attenzione alla persona a cui si sta facendo il regalo. Solo in questo modo sapremo con sicurezza che il regalo non finirà dopo due secondi in fondo ad un cassetto o direttamente nella spazzatura.

Cominciamo dall’imballaggio.
Sembra una cosa inutile ma per molti è parte integrante del regalo. Se riesci a regalare una cosa che possa essere riutilizzabile in altro modo avrai due regali. Ad esempio una scatola di metallo da riutilizzare, un contenitore per i vestiti ad esempio, una bella scatola di cartone disegnato. Meglio se riesci a personalizzarlo, disegnandolo, colorandolo oppure aggiungendo un tocco personale di altro tipo. Quest’ultima cosa dimostrerà che hai impiegato del tempo . Il tempo è un ottimo regalo. Tutti sono capaci di comprare una cosa. Ma regalare il proprio tempo è una cosa assolutamente apprezzabile. Evita la carta da regalo. Se proprio non puoi farne a meno utilizza carta riciclata dai regali degli anni precedenti oppure, carta dei fumetti oppure se proprio non puoi farne a meno carta riciclata. Una volta scartato il regalo metti da parte la carta rimasta riutilizzabile per utilizzi futuri e butta quella inutilizzabile nei contenitori per la carta.

Per proseguire: il regalo.
Regalare il proprio tempo come detto è molto apprezzato. Fare i babysitter per una sera, un maglione di lana. Offritevi di portare fuori il cane per un certo periodo.
Oppure regala un servizio, un buono per dei massaggi, un weekend in un agriturismo, alle terme. Mediaworld ha buoni da vari prezzi per che comprendono un soggiorno tutto compreso (non li ho mai provati però). Anche i buoni per il cinema, il teatro o una cena in un ristorante tipico può essere un’idea.
Regala una cosa commestibile. Dei dolcetti fatti in casa. Una marmellata, del miele. Cerca di informarti sui gusti della persona e fatti venire un’idea. Una cosa molto apprezzata è un cesto di frutta di stagione.

Cerca di regalare prodotti locali eviterai trasporti ed alimenterai il circuito dell’economia del posto in cui vivi.

Compra prodotti stagionali eviterai la conservazione del prodotto nei frigoriferi ad alto impatto per l’ambiente. Evita assolutamente i cesti natalizi. Sono pieni di imballaggi inutili e riempiti per la maggior parte delle volte con prodotti scadenti.

Se non puoi comprare una cosa locale, cerca un regalo equo e solidale. Confezioni di caffè ad esempio. E’ difficile trovare del caffè locale ma l’equo e solidale aiuta i piccoli produttori strozzati dalle multinazionali.

Cerca di comprare cose di qualità, evita assolutamente i negozi dove trovi tutto a pochi Euro, o le bancarelle per strada. Sono cose di bassissima qualità che si romperanno a brevissimo termine finendo nella spazzatura.
Compra una cosa che duri nel tempo fatta di materiali eco-compatibili e riciclabili. Se non hai abbastanza soldi per il regalo, fatti venire un’idea per un servizio oppure compra una cosa ugualmente di poco prezzo ma utile (ad esempio una sporta per la spesa di stoffa).

Se proprio non sai che pesci prendere, osa. Fai un regalo che educhi al risparmio energetico. Regala dei riduttori del flusso di acqua per rubinetti, “ciabatte” con l’interruttore del flusso energetico, un termostato, batterie ricaricabili, torcia ad energia solare. Anche per i più piccoli esistono in tema una serie di giocattoli “eolici” o ad energia solare molto educativi. Puoi trovarli qui e da molte altre parti sulla rete.

Oppure un regalo che faccia del bene a qualcun altro e qui puoi veramente sbizarrirti. Ci sono centinaia di associazioni benefiche e non governative pronte a testimoniare in vario modo il tuo versamento. Altre organizzazioni hanno un prorpio catalogo di regali (ad esempio l’Unicef).

Infine veniamo all’argomento bambini. Mi sembra di avere osservato in questi anni che la preoccupazione maggiore di chi fa un regalo per bambini è la grandezza del regalo (o per meglio dire della confezione). Il regalo deve stupire. Invece ci sarebbero molti altri aspetti da considerare. Innanzi tutto la qualità:
• è un prodotto fatto con materiali atossici?
• è un prodotto che contiene parti ingeribili?
• è adatto all’età del bambino?
• è fragile?

Tutti questi aspetti sono spesso tenuti in scarsa considerazione.
Inoltre fare un regalo grande comporta spesso imballaggi grandi. E che imballaggi! Dentro c’è di moltissima plastica, a volte addirittura fascette in ferro plastificato.
Poi c’è l’aspetto educativo. E’ un regalo che stimola la fantasia del bambino? Quali aspetti va a sollecitare?
Infine l’aspetto del consumo: E’ un regalo elettrico? Quante batterie devo inserire per far divertire mio figlio?
Senza contare l’aspetto locale. Oggi trovare un regalo fatto in Italia è praticamente impossibile.Il 99% è prodotto in Cina.
Quindi la mia risposta personale sono i siti dell’Unicef, di Emergency e quello della città del sole

Infine, quando un regalo non va più bene per tuo figlio donalo, portalo in parrocchia regalalo ad una famiglia bisognosa. Se è ancora utilizzabile NON buttarlo nella spazzatura.
Infine bis. Siamo proprio sicuri che riciclare (con un motivo) un regalo ricevuto pensando ad una persona per cui possa andar bene sia un’azione così pessima?

Ringrazio questo link http://www.genitronsviluppo.com/2008/02/06/10-modi-e-per-regalare-cio-che-vuoi-in-modo-sostenibile/ che mi ha dato spunti importanti per scrivere questo post

Tuesday, November 17, 2009

Carissimi Verdi,

fate bene a riproporvi. Il momento è propizio. I verdi guadagnano consensi in tutta Europa. Ma non è solo una questione di cogliere l’attimo, bisogna essere credibili, superare le difficoltà incontrate in passato e proporsi come forza costruttiva di governo invece che forza antagonista.
Ormai l’essere verde non è più soltanto la visione elitaria di un ristretto gruppo di persone (è mai stato così?) che lottano su un limitato numero di argomenti.
Anzi forse è proprio L’essere “soltanto” ambientalista che non ha più senso, bisogna allargare le proprie vedute e diventare paladini della sostenibilità.
La sostenibilità è un concetto “globale”nel senso migliore del termine. Persone, Pianeta, Prosperità e non necessariamente in quest’ordine. Ognuno crei la sua scala. L’importante è essere d’accordo sui tre concetti.
Come si misura la sostenibilità? Il modo che mi piace di più è quello dell’impronta ambientale, il consumo delle risorse del pianeta.
“Quest’anno ci siamo giocati l’Austria recitava uno spot qualche anno fa”. Ed’ è proprio questo il concetto. Bisogna far capire alle persone che dal 1980 stiamo consumando più territorio, più risorse ittiche, più foreste, più della capacità che il pianeta ha di autorigenerare queste risorse. Il pianeta non riesce più a sopportare il cumulo di rifiuti che produciamo.
Il 2008 secondo il WWF ha visto il consumo di risorse superare del 30% percento la biocapacità mondiale.
E’ non conta scontrarsi sulle cifre, sarà il 20% in più? Il trenta? Il punto è che abbiamo un solo pianeta e fra trent’anni saremo nove miliardi di persone.
Bisogna dire alle persone che devono spegnere la parte del cervello propensa all’acquisto di cose ed accendere quella del cittadino consapevole. Lo so, ci bombardano ogni giorno di consgli per gli acquisti, ci creano dei modelli di vita con cui non ci ritroviamo più. Abbiamo le case piene di tecnologia, siamo diventati superesperti, studiamo settimane prima di comprare un televisore di ultima generazione, ma se ci chiedono chi votiamo e perchè non siamo più in grado di rispondere (a destra e a sinistra).

Non lasciate che vi oscurino ma non fate troppo affidamento sulla televisione, e sui giornali. Ogni giorno tante persone decidono di spegnere la tv di boicottare i nostri giornali e di usare “fonti alternative”. Inoltre, un consiglio, quando siete in TV non perdete tempo a lamentarvi perchè non ci siete mai...è invece un buon momento per arrivare alla testa e al cuore delle persone.
Fossi in voi baserei la mia campagna elettorale sul passa parola e sulla comunicazione snella. Sarò ingenuo ma la rete è piena di persone che esprimono la loro visione del mondo, in modo semplice diretto e geniale. Sono messaggi che arrivano dovete solo avere la capacità di proporli con la stessa semplicità perchè so che sono già vostri. Un esempio?
The story of stuff. E’ diretto e convincente su temi fondamentali.

Inoltre, il vostro messaggio non è per ora autorevole. Siete pochi e dovete (ri-) costruirvi una credibilità, citate fonti, portate esempi, colpite colpite colpite sempre con la dovuta moderazione, agili e scattanti. Il pianeta sta morendo? Non lo dite solo voi, ci sono centinaia di studi che lo dicono, migliaia di fonti libere autorevoli ed imparziali, basta solo saperle cercare.

Insomma dovete solo parlar chiaro ed in modo diretto, dire quello che volete fare per il paese e come volete farlo. Dovete dare l’idea di non essere più il partito monotematico che una volta arrivato al governo si occupa di tematiche limitate.

Un altro esempio?
Lo ha capito persino la Francia che il metodo di calcolo del PIl è sbagliato, volete dire due parole su questo? Certo detta così non è un tema che interessa alla gente, ma portando degli esempi diventa un discorso interessante, si parla di come affrontare il tema dell'economia in fondo.

Un altro ancora? I rifiuti. Da tempo in questo paese ci si schiera politicamente fra favorevoli e contrari ai “termovalorizzatori”. La discarica ci sembra il minore dei mali. Non sarebbe il caso di far proporre esempi tipo questo? di sfruttare le best practices migliori degli altri paesi?
Lo ripeto, istituzioni, organizzazioni, a volte interi paesi hanno imboccato la buona strada da tempo, basta solo andarli a cercare e riproporre le stesse cose adattate al caso italiano.

E cosa volete fare per risolvere i problemi?
Dove li trovate i soldi?
La sostenibilità va pagata a caro prezzo?
Che respiro date ai vostri programmi?
In quanto tempo volete risolvere i problemi?
Come credete che i singoli attori governo, cittadini, imprese...debbano fare la loro parte?
La trasparenza è un aspetto fondamentale e coinvolgere le persone non è una cattiva idea.
I sondaggi? Perchè no? Se servono a capire se è più importante proporsi sulla mobilità sostenibile o sull inquinamento ambientale che c’è di male? Sono entrambi temi importanti no?

Com’è il paese che vorreste?
Non sarebbe il caso di creare un sogno nelle persone?
Di dargli almeno una speranza?
Se non lo fate voi, chi può riuscirci oggi?
Insomma cari Verdi, mi siete rimasti solo voi...
Lo so,



















Non ècosì facile essere verdi.....
Però....
Sveglia eh?

Thursday, November 12, 2009

Elenco di sentimenti ed atteggiamenti a Genova

Cose che ho odiato:
la superficialità,
l'indifferenza,
l'ignoranza,
la falsità,
l'ambiguità,
l'intolleranza,
l'insistenza,
l'approssimazione.

Cose che ho amato:
l'amicizia,
l'accoglienza,
la spontaneità,
il candore,
la disponibilità,
l'allegria,
la spensieratezza,
la cortesia.

In effetti sono stati due giorni molto pieni.

Saturday, November 7, 2009

La pastarella alla panna.

Oggi mentre ero in macchina mi è venuta in mente questa scena.



Non riuscivo a ricordare il film, ma non poteva essere altro che c'era una volta in America.
Secondo me questa scena è altamente poetica ed anche un po' erotica.
Non sto parlando ovviamente del bambino, ma del suo rapporto con il dolce alla panna.
Volevo sapere, sono mentalmente deviato o qualcuno di voi (manipolo di eroi che ancora segue sto blog...) ha avuto la stessa sensazione?