Saturday, November 26, 2011

Kung fu Panda

Finalmente sono sdraiati lì, sul letto pronti ad ascoltare una storia. E' un po' che non lo facciamo perché io sono sempre fuori. Cosí stasera non hanno fatto storie, sono corsi a mettersi il pigiama e si sono persino lavati i denti per un tempo ragionevole.
Adesso aspettano ma stasera l'accordo é che il titolo lo decido io.

Per stupirli e sviarli un po' cerco di sorprenderli, piombo in stanza bandana in testa salto sul letto e gli urlo come un pazzo "aaaaargh Kung fu Panda".

Mi guardano allibiti ma non ho l'impressione di averli stupiti.
Dopo un interminabile momento di silenzio Crucchetta (6 anni) mi dice: papà tu al massimo puoi fare Kung fu PanZa...

Fine della serata fine della storia.

Tuesday, April 26, 2011

Correre

Sei di pomeriggio. Il sole è ancora alto e fa caldo.
Non umido, però è la pasqua più calda da quando si è cominciato a misurare le temperature.
Luca corre nella sue scarpe inadeguate, ha un ritmo insolito, sta lentamente acquistando la forma che voleva.
La linea d'asfalto della pista ciclabile è morbida, fatta di saliscendi e curve.
A volte diventa ruvida perchè i tedeschi quando fanno le strade non rubano sull'appalto, sotto gli alberi mettono i mattoni.
Perchè?
Perchè così quando piove le grosse gocce che cadono dall'albero non intaccano la superficie.
Luca ha male ai polpacci, sono tre giorni di seguito che corre 50 minuti ed il suo corpo ne risente.
Così prende il sentiero nella foresta coperto come al solito di uno strato di rena.
Non si spiega ancora come i sentieri  delle foreste in questa parte della Germania siano pieni di sabbia.
Il sole è coperto dagli alberi adesso, ma riesce comunque a trapelare in modo che Luca è quasi accecato dall'alternanza ombra luce. Poco più avanti un seggiolino da bambino legato all'altezza della metà di un albero.
Luca è inquieto, gli viene subito in mente quel film: "un tranquillo week end di paura" e si aspetta da un momento all'altro di vedere uscir fuori il ragazzo col banjo.
Quindi anche se è in salita aumenta l'andatura sempre più. Poi gli viene in mente che correndo all'impazzata non riuscirebbe a scartare di fronte a possibili attacchi e allora rallenta e si toglie le cuffiette solo per poter sentire cosa c'è intorno a lui.
Dopo 30 Luca metri sente un rumore e vede qualcosa muoversi fra i cespugli a dieci metri da lui.
Non ci può credere.
Due cerbiatti lo guardano immobili, Luca si ferma e per un attimo guarda uno dei due dritto negli occhi.
Dopodichè volano letteralmente e Luca per quanto ricominci a correre li vede allontanarsi progressivamente.
Che bello che non era il ragazzo col Banjo!

Saturday, February 19, 2011

Sorelle d'Italia

Non ce ne sarebbe bisogno ma voglio farlo comunque
Madri, compagne, mogli, sorelle e figlie le conosciamo tutti, amiche di vita che lottano come e più di noi.
Le discriminiamo da sempre. Siamo il paese della famiglia ma spesso questa è tutta sulle loro spalle.
Giocano un ruolo di primo piano sulla crescita dei figli, la gestione della casa, gli acquisti, i rapporti con le altre famiglie e tanti altri argomenti.
Trottano tutto il giorno e sono penalizzate al lavoro.
E' vero la nostra maternità non è da disprezzare rispetto ad altri paesi, ma quando tornano al lavoro cosa trovano? E quando le discriminiamo già dal primo colloquio?  Fanno compromessi e rinunciano, anche per noi, perchè noi non sapremmo farle tutte quelle cose, non bene come loro almeno.

Per non parlare di tutto lo schifo sul sesso. Avete mai visto la scena di una bella ragazza aspettare il bus alla fermata? Bè quasi sempre in questo paese uno spettacolo veramente deprimente.
Siamo degli anmali.

Quindi solo un piccolo tributo per ricordarci sempre che la nostra società si basa su di loro e senza di loro non saremmo niente.



La prossima volta che torni a casa ti siedi e chiedi cosa c'è per cena ricordatene. 

Wednesday, February 2, 2011

Una di passaggio

Tu hai le tue certezze, costruite giorno dopo giorno, tua moglie i tuoi figli, il tuo lavoro.
Poi un giorno appare una stronza qualsiasi e tu perdi la testa.
Sei seduto davanti alla maledetta sulla metro mentre lei parla con un suo collega e vorresti infilare una mano fra le tue costole, strapparti il cuore e posarlo sulla sue gambe.
Non lo fai solo perchè sai che lo darebbe al suo cane per cena.
Sei solo uno di quelli sulla metro. Non uno qualsiasi però, uno che non può fare a meno di guardarla.
Lei comincia a pensare che sei un maniaco, fai di tutto per evitare il suo sguardo, sfogli nervosamente una rivista ma non ce la fai torni sempre a quegli occhi a quella bocca.
Lei continua a sorridere al suo collega. Fra loro c'è una complicità che non capisci, stanno chiaramente firtando mentre tu muori dissanguato.
Sei geloso, ma al contempo ti rendi conto che è stupido esserlo del suo collega perchè lei ha un anello al dito che dice chiaramente  non ci provare nemmeno, non importa che tu sia un collega o un maniaco sulla metro, comunque devi lasciarla perdere.
Adesso è rimasta sola, le fermate passano e stai già assaporando quel senso di amara malinconia per non aver fatto nulla anche se sai che non c'è nulla che tu possa fare.
Così d'impulso in un momento di rabbia ti alzi di scatto e scendi dalla metro con sole quattro fermate di ritardo. Poi però ti fermi e la cerchi con lo sguardo mentre la metro passa veloce.
Il suo posto è vuoto, stanco ti giri di nuovo per proseguire ma lei è davanti a te.
Non ti dice nulla, prende il tuo viso fra le mani e ti dà un bacio che ti sembra non finire mai.
Poi di scatto si gira e se ne va lasciandoti incredulo. Vorresti andarle dietro ma un rumore intermittente sempre più insistente ti entra dentro la testa. Provi a correre ma tutto si dissolve.
Ti svegli fuori piove, non si è acceso il riscaldamento ma tu sei tutto sudato.
Una così capita ogni venti anni.
Per alcuni una volta nella vita, fortunati loro direi.
Che mattina di merda.

Wednesday, January 19, 2011

Parigi una città molto SAFE

A cena con l'amica Francese...
G Sai questa città mi sembra molto sicura...vedo ragazze fino a tarda ora che vanno a piedi da sole....
L Ma si anche io torno sempre a casa da sola anche la sera tardi...qui è molto safe.

Fuori dal ristorante....
G. Camminiamo un po'?
L ma si accompagnami alla metro.

Alla metro
L vabè ma ormai siamo arrivati facciamo quattro passi fino a casa?
G ok tanto mi va di camminare.

Sotto casa di L
L ma? cacchio ma che è successo?
G Sembra abbiano bruciato delle macchine.
L ma no! Dai guarda credo che debbano  girare un film.

Un signore con la figlia entra ed esce da uno dei monovolume semibruciati cercando di recuperare delle cose.

G. Guarda non mi sembra sia un film
L ma si dai non lo vedi che preparano  le macchine?

Il signore ci guarda veramente male.

G prende L sottobraccio e l'accompagna al portone.
Senti L sta città sarà pure "safe" quanto ti pare ma qui stasera hanno bruciato delle macchine e quello è talmente incazzato che se non la finisci ci aggredisce!

L Dici?
G DIco!
L a proposito lo sai che qui c'è il museo della musica romantica? Hai presente Chopin? Proprio davanti casa mia.
Vuoi salire un attimo? Beviamo qualcosa?
G Buonanotte!

Sunday, January 16, 2011

Un weekend Parigino

Svegliati-lavati-vestiti-scendi-cammina-metro-lavoro-metro-cammina-cena-albergo.
Devo dire che stare in questa città finendo di lavorare non prima delle sette di sera è abbastanza snervante.
Tanto più che il mio team di lavoro è costituito prettamente da stakanovisti inglesi .
Quindi come dicevo cerco di arrivare entro le otto e mezza e non esco mai prima delle sette.

Della città a quell'ora non si può vedere nulla.

Questo fine settimana, complice 60mo compleanno della schwiegermutter -motherinlaw -belle-mère -suocerastra ho deciso di rimanere a visitare la città....
In effetti, non è andata proprio così... è che non potevo proprio andare...così ho colto la palla al balzo, ho ospitato un amico e sono rimasto.

Avremo camminato 20 km in due giorni.
Abbiamo visto Museo Rodin, Champs elisèè, Arc de Triomphe, Tour Eiffel, Musee d'orsay, Place des vosges, Promenade Plantee, Jardin de Plante, Marchè de rue  Mouffetard, place Vendome, Place de l'Operà, Eglise de St Augustin,  Notredame de Paris.

Tutto molto velocemente con l'avidità di chi non sa se avrà un'altra occasione. .

Insomma ho cercato di coniugare un po' di vita cittadina ed attrazioni turistiche.

Ne ho tratto le seguenti conclusioni.

I parigini non sono per nulla arroganti, scontrosi, e scostanti. Sono invece molto  gentili e disinvolti.

Hanno  questa spensieratezza e libertà di costumi che  manca decisamente a noi italiani.

Sono inoltre molto eleganti. Qui la moda è presa tremendamente sul serio e  molti uomini e  donne cercano di essere sempre al top.

Parigi è piena di bellissime  fanciulle. (Secondo me molto più di Roma ma questo avrebbe bisogno di una controprova...).

La città è uno spettacolo continuo, pulita e molto  grande.
Tutto è più grande  che a Roma (persino la Senna ha un bacino molto più largo di quello del Tevere). Sarà opera della ricostruzione post bellica ma questi boulevard dagli immensi marciapiedi mi lasciano attonito.  

Il quartiere dove vivrei è l'alto quartiere latino dalle parti di Rue Mouffetard.
Il mercato della via è uno spettacolo. Vale sicuramente la pena di una visita.
Inoltre una cantante accompagnata da una fisarmonica , con le persone che si fermavano a ballare spensierate ha creato un'atmosfera romantica e spensierata che mi ha colto veramente di sorpresa.

Insomma Parigi non raggiunge ancora lo spettacolo delle mille situazioni diverse di S.Francsico ma è decisamente una bellissima città.  

Note dolenti a margine. L'alta contraddizione dei tanti senza tetto che dormono nelle vetrine delle gioiellerie e l'altissimo costo della vita.

Tuesday, January 4, 2011

Parigi

Ho deciso che Parigi mi piace un sacco.
In questo periodo fa molto freddo per i miei gusti ma il centro è bellissimo.
Non ho purtroppo molto tempo per vederla ma la sera vado in giro ed è uno spettacolo.
Poi adesso sono riuscito anche a trovare un posto dove dormire vicino piazza dell'operà  e ieri sera mi sono fatto una passeggiata nelle vie ancora piene delle luminarie Natalizie ed è stato molto bello.

Ho notato un'altra cosa, I francesi sono cortesi, non sembrano spocchiosi o presuntuosi ma sono gentili anche se un po' troppo formali. E' tutto un pieno di monsieur di qua e  di la. Poi spesso capisco quello che dicono. Le reminiscenze scolastiche stanno lentamente aiutando.
Non riesco a parlare però a capire si.
Quindi inizio le frasi in Francese, loro mi rispondono in francese ma poi il più delle volte continuo in inglese.
E non è vero che non capiscono l'inglese, è solo che non gli va tanto di parlarlo. Ma in questo modo è perfetto loro parlano la loro lingua ed io parlo la mia (che poi non è la mia...).

Altri aspetti positivi di Parigi. Le medicine omeopatiche costano pochissimo ed il sushi anche.
Sto facendo delle scorpacciate incredibili.

Un'altra cosa che mi colpisce molto è la presenza di senza tetto. In pieno centro c'è tanta gente che dorme in strada e con questo freddo non so come facciano poveracci.

Quindi anche la Francia ha un po' fallito da questo punto di vista.
Un altro mito da sfatare è quello della metropolitana. Ok lo so niente a che vedere con quella nostrana che è praticamente inesistente a Roma e poco più a Milano.
Qui ci si muove benissimo e le entrate delle stazioni sono dei piccoli tesori.
Solo che è spesso pienissima, tanto da non riuscire ad entrare. Inoltre è piena di barriere architettoniche che quando hai una valigia o due non aiutano per nulla
Infine l'ho trovata molto peggiorata dal punto di vista della pulizia.

Magari un week end di questi riesco a fermarmi. E allora vado sicuramente a vedere gli impressionisti ad Orsay.
Non vedo l'ora.