Sunday, January 18, 2009

Car Sharing, il futuro è adesso.

Stasera avrei voluto parlare della mia deludente esperienza in quelle che l'AMA chiama isole ecologiche, ma invece in una "botta" di positività, mi sono messo a cercare informazioni sul car sharing.
Così ho trovato questa storia che mi ha fatto molto riflettere, è un po' lunga ma vale la pena.

Una mattinata qualunque.

Jenny: Prendi la macchina o il telefono cellulare stamattina?
Tom: Prendo il telefono e non dimenticarti di fare benzina.
Jenny: Perchè mi lasci sempre la macchina quando è vuota?

Tom era già uscito e non si sentiva molto colpevole anche la batteria del suo cellulare andava ricaricata di tanto in tanto. Camminò per qualche metro e raggiunse la strada principale. Mentre camminava selezionò "servizio trasporti" e scelse "partenza e arrivo” dal menù dell’applicazione java del programma “condivisione del tragitto”.
Dopo l’autentificazione selezionò la via di partenza e quella di arrivo arrivo e pensò:” dovrei comprarmi un cellulare con il GPS, così potrei limitarmi ad inserire la destinazione”.
Comunque per adesso il suo vecchio cellulare java funzionava alla perfezione.

Nello stesso momento Hermann, sul suo tragitto verso un appuntamento, sentì una notifica sul suo smartphone:
“Passeggero da prendere fra duecento metri, cento metri, accostarsi a destra”. Così Herman si fermò e Tom si avvicinò alla sua auto. Quando Tom fu a tre metri di distanza, l’applicazione mostrò:” connessione...autenticazione passeggero” e successivamente emise una breve melodia per notificare l’avvenuta autorizzazione del passeggero.
Il nome di Tom e la sua foto apparvero sul display del telefono di Herman connesso in Bluetooth ad un GPS sul cruscotto. Il suo prossimo telefono avrebbe avuto un GPS nativo ma il suo vecchio smartphone fece lo stesso il suo lavoro.

Tom entrò nell’auto.
“Hey devo essere già stato in questa macchina”
“Beh probabilmente la volta scorsa era mia moglie” disse Hermann ed aggiunse:
“Spero non sia dispiaciuto”.
Entrambi risero. Infatti questo servizio di condivisione del tragitto era diventato molto popolare e capitava di rado di prendere la stessa auto due volte.

"E’ proprio bella la sua auto” Disse Tom.
Infatti la macchina di Hermann sembrava tutto tranne che economica.
"Beh di solito non potrei permettermi una macchina del genere" Disse Hermann "ma la maggior parte del tempo il mio telefono scova uno o due passeggeri nel mio tragitto verso il lavoro". "Questo copre la maggior parte del costo senza contare che sulla corsia riservata alle auto con più passeggeri sono ancora più veloce".
Dopo cinque minuti Hermann e Tom stavano conversando.
L’applicazione chiese di prendere a bordo un altro passeggero e dopo otto minuti disse a Tom di cambiare auto per la sua destinazione finale.
Tom aspettò meno di un minuto e un’altra macchina si fermò e lo portò al lavoro.
Mentre scendeva dalla seconda macchina il report costi fu mostrato sul suo cellulare. Il suo numero di telefono fu addebitato di 2,76 € servizio compreso.
Quest’anno il governo ha deciso di rendere deducibili sia i costi che i ricavi del servizio visto che i risparmi ottenuti in termini di manutenzione delle strade, congestione eccetera avevano già avuto un impatto considerevole sull’economia nazionale e sull’ambiente.
Tom incontrò la sua collega Tina davanti all’entrata principale del suo ufficio.
“Ciao Tina, nuovo taglio di capelli?”
"No ma un bel giovanotto in una macchina cabrio mi ha dato un passaggio stamattina".
“Bello? Quanto bello?
"Beh molto, molto bello” disse con un sigh.
"Sembra una cosa seria". "Nome, Indirizzo"?
"No ma gli ho mandato il mio biglietto da visita sul telefono".
"Ottimo".

Questo brano è una mia libera traduzione dallo scritto di due ricercatori (Stephan Hartwig, e Michael Buchmann) della Nokia (si proprio l'azienda che in passato produceva stivali di gomma). Il brano originale assieme a molto altro si trova qui .

Alcune Osservazioni (sempre tradotte ) degli autori.

Sia Tom che Hermann hanno sottoscritto e sono connessi ad un servizio di condivisione tragitto.
Accedono al servizio tramite telefoni già tecnicamente esistenti, ma il software di navigazione di Hermann sembra integrare il client per il servizio di condivisione tragitto.
Tom ha un semplice telefono java API e su questo esegue il suo client come applicazione java.
Entrambi i telefoni usano il Bluetooth per gestire le autentificazioni in entrata.
Hermann non fa alcuna deviazione per prendere a bordo i passaggeri.
Questi ultimi condividono solo in parte il suo tragitto .
Il suo software di navigazione è normalissimo. Ha solo un’opzione per accedere al sistema di codivisione dei passaggi se e quando Hermann lo permette.
Tom paga Hermann ed il fornitore del servizio.
In questo specifico caso Tom ha dovuto cambiare auto per arrivare a destinazione.
Alla fine, la condivisione del tragitto sembra anche essere un’esperienza socialmente positiva almeno per Tina.














A parte l'ultima considerazione...il resto mi sembra molto interessante.
Per la serie se realmente volessimo, potremmo risolvere le cose.
Nel link anche interessanti riflessioni sul perchè attualmente i sistemi di car sharing hanno poco effetto.
Il messaggio più forte che ne traggo è: l'unica possibilità perchè l'ambiente sia minimamente considerato da tutti gli attori è quella della creazione di una situazione conveniente per tutti gli attori (Tom, Hermann, il fornitore del servizio, ma soprattutto....;-) Tina).
In tal senso risulta quindi inutile creare iniziative di massa con la speranza che i singoli attori aderiscano solo per pura coscienza ambientale.
Tutto questo è secondo il mio punto di vista un po'triste.
Questo studio fornisce però una speranza verso l'individuazione di tali situazioni di win-win.

P.S. Ma come parlo? Le parole sono importantiiiiiiii! (schiaffo)

10 comments:

Anonymous said...

Ciao Win Win...il car-sharing descritto su Nokia assomiglia ad un Grande Fratello...comunque il Car-Sharing è una cosa notevole, parola di uno che da 3 anni è socio e che a Firenze funziona benissimo (con un unico inghippo che dipende da maleducati e inefficienza della municipale) ed è molto più friendly (oddìo come parlo anche io?) nell'utilizzo...senz tanti java e bluetooth, ma un robusto sistema satellitare.
BACI

Emilia Barbato said...

Gianlu ... mi dai il nome del tuo rifornitore?
L'idea di condividere un trasporto va bene, ma in quei termini, non so perchè, mi é venuta in mente la scena di Matrix iniziale, quella degli umani collegati alle macchine. Mio Dio! ad una vita del genere preferisco il caos generalizzato, saranno le origini partenopee ... giuro, così morirei dopo 3 ore!
;-))

Anonymous said...

Grande Neo!
Sì te lo racconto al più presto. Noi siamo moderatamente entusiasti.

ali said...

bravo gianlu...
penso di aver capito il senso anche se vengo costantemente interrotta durante la lettura.
come vanno le cose?

Emilia Barbato said...

Grande Gilluka,
Non avevo letto la tua risposta al mio commento.
Neo e Usul sono i miei due idoli preferiti
... parlami delle acque del tuo pianeta Usul ...
Bye

Emilia Barbato said...

Si Gilluka,
ma non é ancora il momento di pubblicarlo...Nelle braccia dell'angelo sarò il 29/01.
Bye

ali said...

GIANLU...
La casa è quasi pronta e quando troverò il cavetto della macchina fotografica e potrò scaricare FINALMENTE le fotografie ti aggiornerò...
la vedo lunga sull'allaccio del gas..
quanti caspita di soldi!
e poi in questo momento di recessione c'è tanta gente che non paga e per noi il lavoro aumenta VERTIGGINOSAMENTE!
la famigliaaaaaa?

Anonymous said...

L'idea è molto interessante, ci sarebbe da riflettere sul fatto che non si investe per nulla in soluzioni del genere (in realtà non si investe per nulla quasi in niente ultimamente). E' impressionante quanto la qualità della vita delle persone sia influenzata da questo tipo di problematiche.
Problematiche... ma come parlo!

dioniso said...

Bell'idea!
Ma viene già implementata da qualche parte?

Ho appena pubblicato ûna cosa che si ricollega al discorso sull'omeopatia cominciato qui e proseguito qui.

Anonymous said...

necessita di verificare:)