Thursday, January 7, 2010

Il complesso di Opa (ovvero Ipocondria Omeopatica)

Tornando dalla Germania mi sono ammalato.

So perfettamente com'è andata.
Erano le 4 di notte, fuori nevicava a temperatura -2.
Stavamo per partire ed Opa (mio suocero) era uscito a spazzare la neve dai gradini per non farci cadere.
Bisognava caricare le valigie in macchina, così sono uscito, con il mio maglioncino a collo alto.
Insomma Opa indossava un maglione simile e così ho pensato:" se lo fa lui posso farlo anche io".
Non considerando l'esistenza di una moltitudine di cose che lui fa e che io non riuscirei mai.
Ad esempio uccidere i ragni e le vespe con le mani, sparare in mezzo agli occhi ad un cinghiale che ti carica...alzare mobili vari che io non riuscirei neanche in compagnia di un amico, guidare ininterrottamente  per 16 ore con tratti a 140 km/h nella nebbia o con 40 cm di neve.

Insomma cose da uomini di un certo tipo che vivono in posti di un certo tipo.

Vorrei puntualizzare che i miei suoceri quando ci fanno visita (quelle due o tre volte l'anno), vengono in macchina (circa 1650 km) a causa del fatto che una volta hanno avuto un ritardo di 5 ore e da quel giorno mio suocero si rifiuta di venire in aereo. Quindi ci mettono in media meno di 15 ore e lui va così "sparato" che mia suocera è costretta ad implorarlo di fermarsi almeno una volta per ovvi motivi fisiologici...

Così arrivato a Roma la sera stessa mi è preso il mal di gola del secolo (accompagnato da mal di ossa e qualche linea di febbre).
Lo chiamo così perchè il dolore era immenso. Da subito ho affrontato la cosa attaccando la gola con propoli al 50% (un dolore che non vi dico).
Poi dato che sono un ipocondriaco di fama mondiale ho subito pensato di stare per morire.

Ho chiamato il dottore che come al solito mi ha prescritto un farmaco via telefono. Non contento sono andato a farmi visitare e rassicurato sulle mie possibilità di sopravvivenza, ho ricevuto la mia bella ricetta.
comprato l'antinfiammatorio, tirato fuori il "foglietto" e cominciato a leggere.

Dopo 15 minuti ero ancora lì, spaventato dal consistente elenco di controindicazioni.

Allora ho cominciato a prendere una medicina omeopatica consigliata dalla Krucca (secondo giorno).
Le prime due notti ho dormito a stento. Il dolore era così forte che non riuscivo a deglutire durante il sonno ed un paio di volte ho rischiato il soffocamento inconsapevole.
Il terzo giorno le cose sono sensibilmente migliorate ma la sera avevo ancora molto dolore.

E' così che sono capitolato, ho aperto la scatola, scorso il lungo documento fino alla parola "posologia"preso la medicina e già dal secondo turno (oggi a pranzo) sto molto meglio.

Da quanto ho capito finora questo è il rischio dell'omeopatia, in certi casi funziona, in altri no.
Penso dipenda dal fatto che non sia facile capire quale principio attivo va bene per noi ed in quale caso.
Quindi stavolta, se avessi preso da subito il farmaco avrei risparmiato due giorni ed incazzature varie, ma questo per me fa parte del gioco.

Chissà che cosa ne penserebbe Opa...

37 comments:

Anonymous said...

che domande, Opa non si ammala mai!
io si. e se uso l'omeopatia nelle fasi acute, c'e' il caso che mi ricoverano.
valescrive

dioniso said...

Tutto il rispetto per Opa!! Noi per farne 1200 di Km ci mettiamo 2 giorni!
Ma quanti anni ha? E soprattutto: li rispetta i limiti di velocità?

Questa è un ulteriore dimostrazione dell'indistiguibilità tra farmaci omeopatici e placebo. Conoscendo però le nostre diverse visioni mi astengo da ulteriori commenti ;-)

Toro28 said...

"Questa è un ulteriore dimostrazione dell'indistiguibilità tra farmaci omeopatici e placebo."

Quoto questa parte del commento precedente per precisare che quando si utilizza l'omeopatia "fai da te" a meno che non si abbia una grande conoscenza del proprio corpo e una buona esperienza con l'omeopatia stessa i risultati sono molto scarsi o inesistenti... leggendo il post mi è venuta in mente una riflessione, per prendere un antinfiammatorio si ricorre al medico, mentre per un farmaco omeopatico ci si lascia andare al fai da te per poi lamentarsi se non si ottengono risultati, se ti fossi rivolto a un omeopata unicista probabilmente non avresti dovuto aspettare 3 giorni per stare bene.

con l'occasione vi auguro un buon 2010 e vi segnalo alcuni video che abbiamo realizzato durante una conferenza del 2005 per spiegare le fondamenta dell'omeopatia (http://www.youtube.com/adimorg)

dioniso said...

Caro StaffAdimo,

se mi mostrassi dei risultati accettati dalla comunità scientifica che dimostrino la superiorità delle cure omeopatiche rispetto al placebo te ne sarei grato e ovviamente sarei disposto a cambiare idea.

Saluti e buon 2010

unodicinque said...

per quanto riguarda OPA, siediti comodo e vedrai che la natura farà il suo corso; dagli un po' di tempo e sarà lui a dover essere aiutato persino per mangiare!!! Per il resto, io ho due mal di gola all'anno ma ne ho così paura e sto così male che appena ne avverto anche un'eco lontana mi rimpinzo immediatamente di prodotti specifici. Non sopporto il dolore: sarei una pessima spia!

Toro28 said...

Gentile Dioniso, come ben saprai i risultati "scientifici" dell'omeopatia sono molto controversi e viziati da un motivo economico di fondo, se vuoi posso mostrarti ricerche effettuate e pubblicate su riviste di settore (ognuno porta acqua al proprio mulino e quindi vanno prese con tutte le precauzioni del caso...)
quindi al momento non posso fornirti nulla di più della mia esperienza personale, di quella dei nostri associati (oramai siamo quasi 600) e dei miei animali che curo con l'omeopatia dal 2007 a questa parte, grazie a cui sono riuscito a tenre sotto controllo la leishmaniosi del mio cane.

Non ho alcuna intenzione di convincere qualcuno o di far cambiare opinione... Io sono entrato in contatto con l'omeopatia, ho ottenuto ottimi risultati e mi son detto perchè non divulgarli in modo che anche altri abbiano la mia stessa possibilità.
Ero molto scettico sull'omeopatia, ma effettivamente ne sapevo poco e nulla e quello che sapevo era frutto di ignoranza e disinformazione, ho conosciuto l'associazione ADIMO e mi sono avvicinato all'omeopatia, ho conosciuto i soci e ci siamo scambiati informazioni pareri ed esperienze.

Se hai domande sul funzionamento dell'omeopatia, sulla preparazione dei rimedi o altre "curiosità" in merito sarò ben felice di risponderti.

Saluti Andrea

Toro28 said...

chiedo scusa a gianlu se si è sentito offeso dalle mie parole, la mia affermazione riguardo al "faidate" era riferita a un brano del tuo post:

Allora ho cominciato a prendere una medicina omeopatica consigliata dalla Krucca (secondo giorno).
Le prime due notti ho dormito a stento. Il dolore era così forte che non riuscivo a deglutire durante il sonno ed un paio di volte ho rischiato il soffocamento inconsapevole.
Il terzo giorno le cose sono sensibilmente migliorate ma la sera avevo ancora molto dolore... Da quanto ho capito finora questo è il rischio dell'omeopatia, in certi casi funziona, in altri no.
Penso dipenda dal fatto che non sia facile capire quale principio attivo va bene per noi ed in quale caso."

Avevo dato per scontato che la "krukka" non fosse un medico omeopata, il mio era solo un appello a non utilizzare il fai da te ma a rivolgersi a un bravo professionista tutto qua...

ti auguro una rapida e duratura guargione, buon 2010

dioniso said...

Gentile Andrea,

io penso che sia positivo il fatto che qualcuno trovi giovamento usando una qualsiasi rimedio. In passato si usava la polvere del corno di unicorno e rimedi analoghi e sicuramente c'erá chi guariva. Magari qualcuno guariva per caso e sarebbe guarito anche senza alcun rimedio. Magari qualcuno guariva per effetto placebo che allora non era noto.
Oggi però l'umanità possiede strumenti scientifici più potenti e può distinguere tra l'efficacia di un'aspirina e quella della polvere del corno di unicorno.

Tu scrivi: "i risultati "scientifici" dell'omeopatia sono molto controversi e viziati da un motivo economico di fondo, se vuoi posso mostrarti ricerche effettuate e pubblicate su riviste di settore".
Vuoi dire che tutta la comunità scientifica è coalizzata in blocco contro la "medicina" omeopatica? E che interessi avrebbero? La comunità scientifica non è costituita solo da dipendenti di case farmaceutiche. E anche se fosse le case farmaceutiche potrebbero avere interesse a commercializzare prodotti omeopatici. Il problema è un altro. Il problema è che i rimedi omeopatici non sono accettati dalla scienza medica in quanto o non sono stati sottoposte alle verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate.

Tra commenti di questo post e di quest'altro avevamo già discusso l'argomento.
Ti ringrazio per la tua disponibilità, ma l'unica domanda che ho è quella che ti ho già fatto. Se tali rimedi sono giudicati alla stregua di un placebo la mia curiosità si ferma lì.

Saluti

Toro28 said...

a questo punto ti racconto la mia esperienza al momento: soffro di herpes labialis (causato da un abbassamento delle difese immunitarie per cui il virus dell'herpes prende il sopravvento e crea la bolla fastidiosa e sanguinante sulle labbra).
Se non lo curo ovvero aspetto che le mie difese naturali ritornino a un livello accettabile tale da permettere alla bolla di regredire mi occorrono circa 7-10 giorni affinchè svanisca come è arrivato.
al contrario se assumo il rhus toxicondendrum alla diluizione 6 ch in dosaggio due granuli ogni ora da quando sento le avvisaglie dell'herpes la bolla svanisce in 24-48 ore... è effetto placebo? eppure se assumo un cucchiaino di zucchero non succede la stessa cosa.

per quanto riguarda le pubblicazioni posso segnalarti questo articolo edito sulla rivista "omeopatia" (c'è un comitato scientifico che vaglia gli articoli pubblicati) (http://www.adimo.org/documenti/Avolio.pdf) lo reputi un articolo degno di valenza scientifica o meno? ma il comitato scientifico che vaglia gli articoli c'è dietro ogni rivista che sia lancet o nature o national geographic... quindi bisognerebbe capire anche cosa li spinge a pubblicare gli articoli che editano... (vedi la storia dell'influenza suina e dei vaccini relativi per esempio)

Secondo il mio modestissimo parere (basato non su esperimenti, ma sull'esperienza maturata in questi 5 anni oramai) posso affermare che l'omeopatia funziona, ma al momento non abbiamo mezzi per rilevarne "scientificamente" il principio alla base, ma al momento qualche cosa si sta muovendo, ti invito a leggere questo articolo sul sito di Guna (http://www.guna.it/archivio/news/326/Bioeticamente%2003_12_2009.pdf).
Io posso fornirti solo alcuni articoli poi l'opinione te la devi costruire da te, fermo restando che se vuoi continuare a ripetere l'equazione omeopatia=placebo=acqua fresca senza non sarò certo io ad impedirtelo.

Buona giornata a tutti

Toro28 said...

Per Gianlu: per una lista di omeopati unicisti accreditati posso segnalarti questo link (http://www.omeomed.net/sub_index/registro.php)...
qualora ti servisse un ottimo pediatra omeopata ti segnalo il dottor Siccardi da Savona (f.siccardi1@virgilio.it) è il medico che parla nei video che ho segnalato nel primo post di commento.
per quanto riguarda il non risultato nel caso del mal di gola posso dire che magari la "krukka" ti ha dato il rimedio giusto ma ha sbagliato la diluizione per questo è sempre meglio affidarsi a un medico anche perchè per curare un sintomo come il mal di gola vi sono svariati rimedi (belladonna, rhus, mercurius, aconitum,) nel mio caso se tu mi dicessi ho mal di gola cosa prendo per farmelo passare io non saprei cosa suggerirti nè tantomeno sarei in grado di darti una diluizione, per curare i sintomatici si utilizza normalmente la 6 ch ma anche la 8 o la 9 o magari la 200k in gocce da prendere a intervalli più dilatati, ma secondo me dovrebbe deciderle il medico queste cose anche perchè gli effetti di diluizioni basse durano poche ore ma quelle di diluizioni alte 30 ch o 35k o 200k possono durare alcuni giorni per non parlare di quelle ancora più alte come le 3 LM i cui effetti arrivano a perdurare alcuni mesi.
Quindi capisci da te che un rimedio sbagliato pò avere effetti indesiderati a medio/lungo termine (che ne so magari ti fa venire un mal di testa per alcuni giorni o un eczema o altro che può durare anche a lungo...), proprio per questo io non consiglio mai rimedi ma rimando tutti all'omeopata...

a presto buon pomeriggio
andrea

dioniso said...

E certo che la reazione del tuo sistema immunitario dopo la somministrazione del rimedio omeopatico potrebbe inquadrarsi tranquillamente come effetto placebo. Il fatto che il cucchiaino di zucchero non funzioni non significa nulla. Infatti l'effetto placebo si basa sulla convinzione del soggetto del fatto che stia assumendo una sostanza efficace. Convinzione che tu hai quando assumi il rhus toxicondendrum alla diluizione 6 ch in dosaggio due granuli ogni ora ma che non hai quando prendi il cucchiaino di zucchero.

Penso per comprendere meglio la potenza del placebo potrebbe essere utile guardare questa breve puntata di Piero Angela che dura solo sette minuti.

Voglio sottolineare che anch'io esprimo un modestissimo parere. Non sono né un medico né uno scienziato. Esprimo solo l'idea che mi sono fatto attraverso la mia esperienza, la mia impostazione mentale e le mie letture.

Ripeto che non ho nulla contro la cura a base di placebo. Ha il grande vantaggio di non avere effetti collaterali. Però si deve essere coscienti che nella media ha un'efficacia molto più bassa di un farmaco che è passato per almeno 5 anni di sperimentazione sugli animali e 5 anni di sperimentazione sui pazienti (io sono incluso in uno di tali studi come paziente). Sperimentazioni basate sul modello scientifico del doppio cieco. Io personalmente credo che il placebo vada bene per disturbi minori, ma che sia da evitare nelle patologie più gravi, come quella che purtroppo è capitata a me. Io devo la vita anche alle case farmaceutiche e in particolare alla Novartis e quando mi trovo a passarci vicino durante i nostri viaggi italo-teutonici mi genufletto.

Le esperienze personali sono interessanti come la tua sono interessanti. Le sperimentazioni scientifiche della case farmaceutiche non si basano però sul singolo caso. Si basano su campioni di centinaia o migliaia di pazienti. E affinché un farmaco possa essere considerato efficace deve mostrare un'effetto superiore la placebo.
Se ci basassimo solo sulle esperienze personali e non sui modelli scientifici dovremmo credere a tutto. Sicuramente ci sarà chi dice che l'oroscopo funziona. Chi dice che è stato guarito dal santone e così via. Anche loro potrebbero dire: funziona, ma al momento non abbiamo mezzi per rilevarne "scientificamente" il principio.

Ora la smetto definitivamente di tediarvi altrimenti rischio di prendermi una bacchettata da Gianlu :-)

Un saluto

Toro28 said...

ok vada per l'effetto placebo nel mio caso... ma sugli animali tipo il cane o le mucche d'allevamento come la mettiamo? con il veterinario abbiamo curato (insieme visto che ho risposto io per il cane alle domande del veterinario per poter risalire al rimedio adatto...) un cane dalla dermatite atopica con l'utilizzo del rhus in questo caso alla diluizione 30 ch dopo che svariati cortisonici sia in pasticche che in pomata sulla parte interessata non hanno avuto alcun effetto terapeutico... Questa mi sembra un'ulteriore prova dell'efficacia dell'omeopatia.
Nel tuo caso son ben contento che sia riuscito a venir fuori dalla patologia da cui eri affetto (l'idea è sempre quella che uno si deve salvare la vita e deve stare bene poi quale è la strada che percorre non è importante, l'importante è non precludersele quando una non funziona).

Poi se vuoi mi spieghi perchè paragoni sempre l'omeopatia (che è una disciplina medica) all'astrologia o allo sciamanesimo o alle pratiche magiche (che non sono fino a prova contraria discipline mediche). L'omeopatia può essere praticata solo da medici che hanno conseguito la laurea quinquennale universitaria e che han fatto un corso privato (le università italiane ancora non prevedono corsi pubblici di omeopatia, ma ci arriveremo presto) di altri 5 anni di specializzazione in omeopatia. Come in tutte le discipline poi ci sono quelli più bravi e quelli meno bravi ma questo è un altro paio di maniche (se un chirurgo sbaglia l'operazione nessuno se la prende con la chirurgia per esempio...), ma se un omeopata sbaglia terapia e non porta a una guarigione è l'omeopatia a non funzionare è un po paradossale non trovate?

Buon inizio di settimana a tutti i lettori :)

dioniso said...

Ci sono degli studi che mostrano come l'effetto placebo possa avere degli effetti anche sugli animali.

Saluti e buon inizio di settimana anche a te.

Toro28 said...

l'articolo che mi hai presentato non mi sembra molto convincente:

nel caso di cui ti ho parlato per esempio la sostanza rhus era disciolta nella ciotola dell'acqua del cane per cui non vedo come abbia potuto sviluppare un effetto placebo secondo le modalità descritte nell'articolo (se somministri la sostanza accompagnandola da maggiori cure e parole tranquillizzanti per l'animale, l'animale svilupperà una reazione positiva alla sostanza somministrata).

Certamente l'animale come le persone è influenzabile dall'ambiente in cui si trova, in una situazione di stress si ammala di più e guarisce più lentamente che se non si trovasse in tale situazione, ma sinceramente l'associazione tra sostanza inerte assimilata e migioramento terapeutico è un po troppo per un animale. nel caso del cane di prima ho riscontrato una totale assenza di effetti al cortisone mentre un guarigione totale al momento del cambio di terapia tramite il rhus, ma per altri cani con la stessa patologia il rhus potrebbe essere inefficace e ne servirà un altro di rimedio.
l'omeopatia cura le cause dei sintomi e non i sintomi stessi proprio per questo lo stesso sintomo può essere generato da cause diverse e perciò i rimedi utilizzati nella terapia saranno diversi.

dioniso said...

Accordo fatto! :-)

Toro28 said...

scusatemi per alcuni problemi non mi son potuto collegare prima:
Rispondo rapidamente, a quanto ne so non c'è nulla che non possa essere curato con l'omeopatia (l'omeopatia cura i pazienti non le malettie ha un approccio differente dalla allopatia che tende a sopprimere i sintomi senza risolvere la causa che li ha scatenati esempio pratico l'herpes si verifica per un abbassamento delle difese immunitarie il farmaco tradizionale tende ad attaccare il virus che lo ha determinato ma non fa nulla per innalzare le difese immunitarie il cui calo ha determinato lo spuntare dell'herpes. L'omeopatia non va ad agire sul virus alla base dell'herpes ma tramite il rhus o un altro rimedio a seconda delle tipologie di pazienti, stimola il sistema immunitarioa tornare a un livello accettabile per contrastare il virus e di conseguenza far sparire il problema).
il caso in cui non si ottengano risultati con l'omeopatia è dovuto all'incapacità di capire il rimedio adatto a contrastare il problema: nel caso dell'herpes non è solo il rhus la sostanza terapeutica che può contrastarlo nel mio caso funziona ma in altri casi di herpes potrebbe non funzionare per via dell'incompatibilità del rimedio col terreno di base dell'individuo (per capire il terreno e poter scegliere i rimedi adatti nelle sintomatologie occorre sottoporsi a visita omeopatica presso un buon omeopata unicista e qui si pone un altro problema: l'omeopatia classica prevede la via terapeutica dell'unicismo (un rimedio alla volta) ma ci sono correnti omeopatiche che prevedono il percorso pluralista (più rimedi in contemporanea) o quello complessista (alcune case omeopatiche preparano soluzioni di più rimedi chiamate complessi che prevedono il mix di vari rimedi per curare i sintomi, per esempio un complesso per il mal di gola riunirà in una unica soluzione tutti i rimedi che si possono somministrare per il mal di gola (rhus, aconitum, belladonna, mercurius...) e questa scupola di pensiero si avvicina di molto alla filosofia allopatica ovvero non vado più a curare l'individuo ma i suoi sintomi). un ulteriore campo omeopatico è quello omotossicologico il quale prevede altri tipi di rimedi scaturiti da ricerche di laboratorio, ma su questo ambito ne so poco e nulla...
c'è da dire una cosa che tutti e 4 gli ambiti omeopatici sono terapeutici ma al contrario della strada unicista gli altri percorsi terapeutici non hanno ancora un adeguato periodo di sperimentazione alle spalle che permetta di poter escludere al 100% effetti collaterali a lungo termine dovuti alla mescolanza di rimedi diversi. Per intenderci il rhus è un rimedio preparato dalla metà del 1800 e ci sono pagine e pagine di letteratura medica riguardo ai suoi effetti terapeutici (rif. repertorio di Clarke) ma in combinazione con altri rimedi non si può escludere a priori che non abbia effetti collaterali a lungo termine 20-30-40 anni o più (i complessi e i prodotti omotossicologici sono entrati in commercio dagli anni 70 circa...).

buona serata a tutti i lettori
Andrea

dioniso said...

"a quanto ne so non c'è nulla che non possa essere curato con l'omeopatia"

Mi sapresti citare un caso di leucemia acuta linfoblastica con positività al cromosoma filadelfia che è stata curata con l'omoepatia?
Ma mi accontenterei anche di un caso di linfoma Hodgkin o non Hodgkin.

Saluti

dioniso said...

Sì ;-) ma sarebbe interessante anche conoscere dei casi di malattie simili a quelle che cito guarite con l'omeopatia. Dove per guarite non si intende il caso singolo. Infatti di quelli ne troveresti anche presso i guaritori/impostori. Guarire in questo contesto può significare solamente "superare il crivello scientifico del doppio cieco". Non c'è altro metodo.

Citando di nuovo Popper appesantisco un po' le cose. Ma quelle teorie distinguono ciò che è scientifico da quello che non lo è. Popper diceva che una disciplina si può definire scientifica solo se è falsificabile. Nella scienza si fanno delle ipotesi e si costruiscono modelli. Se successivamente qualcuno dimostra che quel modello non funziona lo si abbandona.
Popper diceva inoltre che una disciplina non si può sicuramente ritenere scientifica in due casi:

1. Quando il linguaggio della disciplina stessa rende impossibile la sua falsificazione. E questo il caso della religione: nessuno potrà mai dimostrare che dio non esiste.

2. Quando l'atteggiamente dei sostenitori di quella disciplina rifiuta le falsificazioni e le sostituisce con nuove ipotesi e correzioni ad hoc.

Ecco, ho l'impressione che l'omeopatia rientri nella seconda classificazione. Mi sembra che i suoi sostenitori considerino l'omeopatia alla stregua di una religione: non si discute.

Toro28 said...

"Mi sapresti citare un caso di leucemia acuta linfoblastica con positività al cromosoma filadelfia che è stata curata con l'omoepatia?
Ma mi accontenterei anche di un caso di linfoma Hodgkin o non Hodgkin."

il punto come ti dicevo volte precedenti è che l'omeopatia cura il paziente non la patologia... per esperienza posso parlare di "casi" non di studi (non sono un medico ne tantomeno un tecnico di laboratorio o uno sperimentatore...) l'esperienza quotidiana che ho con pazienti di omeopatia per i quali organizziamo cicli di visite mi portano a incontrare persone con le più disparate patologie anche gravi (sclerosi multipla) che stanno rispondendo bene alla terapia omeopatica e stanno uscendo dal tunnel della loro patologia, ovviamente non essendo coinvolto in prima persona non posso fornire materiale radiografico o esami a comprova delle mie affermazioni però il miglioramento c'è ed è visibile.
l'esperimento del doppio cieco è un po' problematico nel caso dei rimedi omeopatici: una patologia si cura con una rosa di rimedi diversi a seconda della tipologia costituzionale della persona ammalata, quindi o fai una scrematura all'inizio riguardo alle persone da sottoporre a trattamento pilotato per l'esperimento o ti ritroverai che una percentuale più o meno grande non risponderà al rimedio che stai sottoponendo all'esperimento, ma facendo la scrematura iniziale si va fuori dallo schema del doppio cieco che prevede di prendere un tot di persone con una patologia e di suddiverdli in due gruppi a uno verrà somministrato il farmaco e all'altro un placebo senza che i pazienti sappiano cosa assumono... come ti ho detto prima non è applicabile questo principio all'omeopatia non a tutti puoi dare lo stesso rimedio per la stessa patologia se lo fai a un tot di persone non farà effetto.

Resta il fatto che i risultati terapeutici sono lì ad attestare l'efficacia dell'omeopatia, la mia esperienza mi permette di fare un paragone tra omeopatia e allopatia, (per fortuna non sono affetto da patologie gravi, ma ogni volta che in passato ho utilizzato l'allopatia sono incappato in una serie di effetti collaterali a volte molto fastidiosi che ho eliminato totalmente usando l'omeopatia lasciando intatto l'effetto terapeutico. Son stato fortunato a trovare un buon omeopata? Forse era il vecchio medico a non conoscere bene la medicina e mi dava medicine con effetti collaterali al posto di altre più leggere? non saprei rispondere, ma da quando mi curo con l'omeopatia mi ammalo molto di meno di influenza in media 1 volta ogni 3 anni contro le 3-4 annuali di mio fratello che si cura con antibiotici sciroppi per la tosse e antipiretici e ora sta pensando di rivolgersi all'omeopata. Ti ripeto quando ho cominciato a usare l'omeopatia ero molto scettico e ho cominciato proprio per avvalorare i miei dubbi su questa disciplina (effetto placebo anche se pensavo che non avrebbe avuto alcun effetto?)).

Buona giornata a tutti

dioniso said...

Un ultima precisazione dopo la quale mi asterrò da ulteriori commenti.
Visto che si parla di esperienze personali e del fatto che la medicina curerebbe i sintomi "senza risolvere la causa che li ha scatenati"; io posso dire che per quanto riguarda la mia esperienza personale (ma di queste sperienze personali ce ne sono purtroppo a migliaia ogni anno nel mondo e sono documentate dalla comunità scientifica) se avessero curato solo i miei sintomi senza risolvere la causa che li ha scatenati a questo punto io sarei, per usare una metafora eufemistica, concime per le piante da ormai quasi 5 anni.

Buona giornata

dioniso said...

Madonna! Uno non può esprimere un proposito che si trova subito costretto ad infrangerlo.
Ma come esimermi dopo aver letto questo? :-)

salvate il soldato avogadro

prendereste mai estratto di caffeina per curare l’insonnia? nata nel lontano 1806 dalla mente brillante di samuel hahnemann, l’omeopatia è oggi la medicina alternativa più discussa e più diffusa nel mondo occidentale. si basa sul principio del similia similibus curantur, per cui un malanno si cura col principio che lo ha generato, ma in bassissime dosi. tanto basse che, secondo la metodologia omeopatica, va disciolto in acqua quasi fino a farlo scomparire. in fondo anche l’acqua avrebbe una memoria (?). ma quanto c’è di scientifico in tutto questo?

seiperdieciallaventitre (per i chimici 6 x 10^23) non è soltanto una moltiplicazione che rappresenta il numero di avogadro, ma è anche un’iniziativa inaugurata dalla merseyside skeptics society in uk che mira a far chiarezza sulla non scientificità dell’omeopatia. in scienza non esistono due verità paritarie. o è vera l’una o è vera l’altra. (ci dispiace dirlo ma la scienza non è democratica!). per far chiarezza sull’omeopatia, ma sopratutto per parlare dei principi alla base del metodo scientifico, saremo al telefono col dott. giorgio dobrilla, dell’università di parma. stay tuned!

ubik said...

grande dioniso, delle volte su certi qrgomenti neanche vale la pena discutere: sono cazzate e cazzari chi propaganda. Se offendo quqlcuno stica...perchè cerrte cose non si possono sentire nel mondo civile. E la questione è chiusa.

PS: qui in Toscana si sta concleudendo un processo ad una coppia la cui figlia morì perchè la curarono omeopaticamente...mavaffa

Toro28 said...

il processo di Firenze non so se si stia concludendo, ma la vicenda a cui si riferiva Ubik è questa... (http://blog.panorama.it/italia/2008/05/13/omeopata-le-sospende-linsulina-16enne-diabetica-muore-a-firenze/) notare due cose: il titolo "omeopata le sospende l'insulina..." nel testo dell'articolo si legge che l'insulina è stata sostituita da una alta concentrazione di vitamine (dove sarebbe l'omeopatia?) terapia non protocollare per un diabete di tipo 1 curato con alto dosaggiod i insulina consigliato da un sedicente professore di medicina complementare (chi è? che specializzazione ha? è professionalmente abilitato a suggerire terapie?). Questo è il caso lampante per cui è sconsigliabile praticare il fai da te (cn qualsiasi tipologia di medicina...). Mettere in ballo l'omeopatia inq uesta storia mi sembra quanto meno fazioso... a voi le riflessioni.

Buona Domenica

Luciano said...

io offendo quelle opinioni che fanno male agli umani e l'omeopatia fa male agli umani. se qualcuno abusa delle medicine non è certo questa scienza da apprendisti stregoni che può risolvere il problema. io mi fido più di Lancet che ha dimostrato scientificamente (ed è l'unico metodo che accetto perchè la scienza aiuta la vita di noi tutti: dalla lavastoviglie alla chemioterapia) che l'omeopatia è un placebo che di un tale staffadimo. Ma davvero dovremmo dare credito a ciascuno che parla e gli da fiato? Di questo passo allora è meglio pure che mi vada a leggere tutti quelli che dimostrano -secondo loro- che l'11 settembre l'attentato se lo sono fatto gli americani o che nessuno aereo si è abbattuto sopra. La rete è piena di deficienti e non credo caro gianlu che tu sia il tipo che davanti ad una malattia seria (lasciamo perdere i raffreddori) prendi in considerazione l'omeopatia.

Toro28 said...

Mi par di ravvisare un problema di termini: malattia e malato.
la medicina tradizionale (allopatica) si occupa di curare le malattie sia che esse siano il raffreddore o che siano cose più gravi (tumori leucemia aids ecc).
L'omeopatia si occupa di malati quindi è indifferente (parlando a livello di teoria) che uno abbia l'aids o abbia la tonsillite per poter essere curato, si accerterà il terreno del paziente e in base a ciò tutta una serie di rimedi da somministrare ciclicamente (un ciclo di terapia dura 70 giorni) al fine di ristabile l'equilibrio psico-fisico della persona. Un individuo equilibrato non si ammala, in quanto il proprio organismo è perfettamente in grado di provvedere da sè agli attacchi di germi batteri e virus.
Va da se che se uno è molto squilibrato (vedi malato di aids o di altra patologia gravissima) il riequilibrio è molto lungo e non si fa a tempo a terminare il processo prima che il paziente muoia. Ma se uno non arriva al limite dello squilibrio e comincia a riconoscere i segnali del proprio corpo prima che sia tardi può ben sperare di non arrivare a certi eccessi (vedi video di siccardi citato in precedenza).

ps. per ubik l'articolo citato sul post precedente era preso dal sito di panorama, ma a suo tempo era stato ripreso da molti organi di informazione nazionale Telegiornali compresi... e ripeto sostituire una terapia a base di insulina con una a base di vitamine e poi dare la colpa del decesso del paziente all'omeopatia (che non c'entra un fico secco con le vitamine) mi sembra quantomeno surreale, era molto meglio citare il nome del medico almeno non si correva il rischio di altre problematiche per incapacità oggettiva del medico stesso...

dioniso said...

"Va da se che se uno è molto squilibrato (vedi malato di aids o di altra patologia gravissima) il riequilibrio è molto lungo e non si fa a tempo a terminare il processo prima che il paziente muoia."

Lo so, rischio di risultare pesante, ma questo è un esempio da manuale di quello che diceva Popper:

una disciplina non si può sicuramente ritenere scientifica quando l'atteggiamente dei sostenitori di quella disciplina rifiuta le falsificazioni e le sostituisce con nuove ipotesi e correzioni ad hoc.

In questo caso l'affermazione (diciamo il fatto) è: l'omeopatia è inefficace contro le patologie serie. E qual'è la risposta creata ad hoc? "Se uno è molto squilibrato il riequilibrio è molto lungo e non si fa a tempo a terminare il processo prima che il paziente muoia". Affermazione che nessuno potrà mai smentire, perché è proprio il linguaggio e la logica con cui è formulata a renderne impossibile la falsificazione.

Quindi ad un fatto che contribuisce a falsificare la teoria si risponde con una giustificazione ad hoc la cui falsificazione è intrinsecamente impossibile

Saluti

ubik said...

Popper è un grande. E non essendo Popper mi sfugge cazzaro ogni tanto...perchè non tutte le opinioni hanno lo stesso peso, valore, dignità (le opinioni non le persone)

Toro28 said...

Invece penso che tutte le opinioni siano allo stesso livello in quanto a peso, valore o dignità esattamente come le persone, non a caso Voltaire diceva non sono daccordo con te ma darei la vita affichè tu possa esprimere liberamente il tuo pensiero (citazione non testuale ma concettuale)...

Per quanto riguarda Popper e l'omeopatia a questo punto non mi resta che consigliarvi di provarne l'efficacia su voi stessi, sono sempre dell'idea che per parlare male di qualcosa sia un film o l'omeopatia la si debba conoscere, io ho degli ottimi risultati, una mia amica si sta curando e la sua sclerosi multipla sta migliorando visibilmente (senza prendere nemmeno un microgrammo di cortisone...), gli associati dell'associazione ADIMO ad ogni ciclo di visite aumentano (chi perchè non ottiene miglioramenti con la medicina ufficiale, chi è semplicemente curioso e vuole provare) per quanto mi riguarda tutti possono liberamente pensare che l'omeopatia non serva a nulla (magari partecipate alla manifestazione di Londra dove 1 milione di cittadini dicono gli organizzatori trangugerà vari tubetti di prodotti omeopatici per sancirne l'inefficacia sulla propria pelle... e se si svegliassero la mattina dopo coperti di bolle o herpes... chi sa come la prenderebbero), io per mia esperienza personale continuoa ripetere che non è vero ma ho contro dei colossi come Avogadro o Popper e al mio fianco un altro colosso Hahnemann.

buona notte a tutti

ubik said...

essere tollerante con l'intollerante non aiuta la tolleranza, l'annienta.
E Voltaire non intendeva che le opinioni fossero uguali, ma esprimeva la legittimità di esprimerle. Da qui a dire che hanno lo stesso peso...bè, bè.
Immagina un ebreo tollerante con il suo carnefice nazista. O immagina oggi la nostra tolleranza verso idee eugenetiche o razziste. Hanno lo stesso peso? Legittimo (?) esprimerle, ma relegandole e condannandole, certo non dargli peso.

Nella scienza vale con l'omeopatia, almeno per me

Toro28 said...

secondo me lo spirito del blog è quello di confrontarsi civilmente con posizioni diverse dalle nostre, mettendo in campo le proprie conoscenze ed esperienze al fine di crescere intellettualmente tutti...

Ognuno presenta il proprio punto di vista e ognuno poi si farà la propria opinione in merito, riguardo all'ultimo post di ubik l'intollerante era riferito ai miei post? qualora fosse così ti chiederei di farmi notare le parti in cui ti sono risultato intollerante verso gli altri al fine di non commettere più tale errore, sai come si dice uno vede le pagliuzze ma non la trave nel proprio occhio, grazie a te magari mi libero della trave...

buona giornata a tutti

ubik said...

@gianlu: il mio era un esempio. Se si cita Voltaire per dire che le opinioni sarano difese anche a costo della vita, mi sono permesso di fare un esempio per dire che non tutte le opinioni hanno cittadinanza, difendere la possibilità di esprimerle non significa attribuirgli dignità di argomento di discussione. Il nazismo è il punto estremo. L'omeopatia non è razzista, ma ha la sventura di appartenere a quelle categorie e temi folclorici che pretendono di essere scientifiche.
E non ci trovo niente di "costruttivo" o arricchente nel discutere con delle paranoie prese per verità certe, dimostrate e verificate.

PS: nei prossimi giorni mio figlio di 6 anni farà una TAC e se uscirà qualche accidente di qualcosa non mi darò pena di seguire il consiglio di staffadimo di provarla. Posso mandarlo a quel paese in modo dialettico e sbrigativo, stigmatizzando come cazzate i sofismi tra malato e malattia, oppure mi devo prodigare in un esercizio falso e insincero valutando e ruminando pensosamente le castronerie da lui sostenute?
certi argomenti vanno solo combattuti perchè fuorvianti e in taluni casi pericolosi (la presa che potrebbe fare su una persona semplice e credulona).
Chiudo: W la scienza, W la tecnologia, W la TAC e W le medicine se saremo costretti a prenderle.

Toro28 said...

E chi mai ti negherà di fare una tac qualora sia necessaria (e qui ci sarebbe da aprire parentesi sull'inutilità della maggior parte degli esami che vengono propinati dai medici...).
Nel caso in cui tuo figlio e non te lo auguro dovesse riscontrare qualche patologia e sei intenzionato a rivolgerti all'omeopatia, posso darti il numero di telefono di un ottimo pediatra omeopata.

ps la frase di voltaire se la rileggi non diceva di difendere fino alla morte le proprie opinione, bensì di difendere fino alla morte la possibilità di poter esprimere opinioni diverse dalle proprie... (come vedi non sono io a scrivere castronerie...)

ubik said...

ma va va.
Se la tua conoscenza dell'omeopatia è come leggi i miei commetni, annamo bene.
Voltaire difende il diritto di esprimere opinioni diverse, io aggiungo che però esprimerle non significa che abbiano cittadinanza o qualità, come le tue appunto.

Toro28 said...

@ubik in bocca al lupo a tuo figlio per la TAC spero che non trovino nulla di preoccupante, lo avevo scritto nel commento precedente ma lo ribadisco in maniera più chiara e comprensibile (sulla salute non si scherza soprattutto su quella di un bambino). Chiudo qua il discorso con ubik

buon fine settimana a tutti

sildenafil said...

Davvero non sono soddisfatto, sono andato a visitare e mi ha rassicurato circa le mie possibilità di sopravvivenza, ho ricevuto la mia ricetta unica per bellezza, posso aggiungere compagno.

Anonymous said...

semplicemente, è possibile capire cosa contiene un preparato omeopatico una volta rimossa l'etichetta? se è possibile, BENE!, ci sono un milione di dollari per chi riesce a farlo. se non è possibile, l'omeopatia è fuffa.

korallox

Anonymous said...

Hіghly energetic blog, Ι еnjoyed that bit.
Will there be a part 2?

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