Thursday, June 4, 2009

Un paese di .....

In uno dei voli di ritorno dalle mie trasferte, ho incontrato un vecchio compagno di università. Abbiamo passato tutto il viaggio di ritorno a parlare ed ho scoperto che abbiamo fatto alcuni passi in comune.
Ha anche lui due figli e così una delle mie prime domande è stata: come fai a crescerli in questo paese?
Quali prospettive, istruzione, civiltà....eccetera, eccetera, eccetera pensi che avranno?

Questo paese va vissuto mi ha detto, bisogna saperne cogliere gli aspetti migliori. Se fai le cose giuste ti godi la vita più che in ogni altro posto del mondo.

E certo, gli ho detto con i soldi che hai tu sicuramente.

Ti sbagli ha prontamente ribattuto. Questo paese ha posti, persone, risorse che possono essere goduti assolutamente da tutti. Basta saperli cercare e sfruttare le opportunità che ti si pongono.

Ok fammi un esempio gli ho detto. Così mi ha detto che passa le vacanze di Natale in un posto ad Ischia dove può fare il bagno al mare sfruttando delle pozze di acqua calda solfurea. Che quando va dai suoceri a Napoli mangia come in nessun altro posto al mondo. Che riesce ad andare in piscina all'ora di pranzo e che ha una casa con il giardino nel bel mezzo di monteverde.

Per un po' mi ha fatto riflettere.

Poi stasera sono tornato a casa dall'ennesima trasferta e mi sono trovato a piangere davanti alla televisione.

C'è una trasmissione televisiva giornalistica di quelle da guardare anche se non si è d'accordo con il conduttore che stasera ha fatto uno speciale sui camionisti in italia.

A me i camionisti non piacciono molto. Li ho sempre visti come pericolosi, prepotenti, puttanieri (ci sono le parole...usiamole).
Ok ok lo so, molti sono luoghi comuni e non conosco la realtà a fondo.

Invece la trasmissione ha messo in luce una situazione orribile.
I camionisti dovrebbero avere ore di riposo prestabilite.
Vengono invece "spinti" dai loro datori di lavoro a fare orari disumani.
Hanno intervistato persone che non dormivano da ventiquattr'ore che si accingevano a percorrere altri settecento chilometri. Hanno fatto vedere persone costrette a firmare falsi fogli di ferie, costrette a viaggiare con mezzi in condizioni pietose.

E quando poi succedono gli incidenti, la colpa è dei camionisti.
Non di quelli che li sfruttano, non di quelli che non controllano.

Le immagini di un camion che sfonda un muretto, invade la carreggiata opposta e investe un altro camion e automobili uccidendo (perchè di omicidio si tratta ma il colpevole non è il conducente) sette persone sono raccapriccianti.
Quello che rimane dopo è un misto di lamiere e sangue.
E mi fermo qua.

Ecco direte voi, il solito giornalismo italiano che fa spettacolo sulla morte. Ed invece no. Perchè in questo caso per far capire come ci siamo ridotti, è giusto far vedere una gomma che si sfalda durante un viaggio, un camionista rumeno sfruttato con un giro losco da una azienda italiana, ed anche il film di un incidente.

E' una cosa lecita, anzi utile.
Si, sbattetecelo in faccia senza pietà, è quello che ci meritiamo

Come ci siamo ridotti...
Siamo un paese fatto di persone che non rispettano nulla, che fanno i soldi sulla morte altrui e che non vengono mai punite.
Siamo un paese di... infami.

Ed io non ci voglio più stare.

Altro che opportunità, altro che godersi la vita.

Da qui bisogna solo andarsene, il prima possibile.

A proposito la trasmisione è Annozero, guardatevi la puntata se vi capita. Soprattuto la chiosa finale di Travaglio.

2 comments:

Crazy time said...

mi ripeto, e' un equibrio tra diritti e doveri. Quando il limite tra i due si fa labile, c'e' spazio per soprusi e privilegi. Se tu non ti pieghi, si piega qualcun altro. E siccome tutti devono mangiare, tutti si piegano. Saltano le regole, si guida senza sosta, ci si addormenta, si finisce nell'altra carreggiata e si ammazzano sette persone. se tutti riuscissimo a puntare i piedi, saremmo un paese piu' sano e piu' civile e piu' giusto. ecco perche' mi arrabbio contro chi accetta di lavorare di piu'. e non sto chiamando in causa nessuno. e' la mia opinione.

Anonymous said...

molto intiresno, grazie