Saturday, April 25, 2009

Una trasferta di lavoro

Parto da Fiumicino di buon mattino.
Cinquanta minuti dopo atterro in anticipo in un aereoporto semivuoto, salgo su un pullman ma sono così vicino che potrei andare a piedi al terminal.
Sullo sfondo le Alpi innevate.
Cinque minuti di taxi e sono dal cliente.
In tutto un’ora e mezzo di tragitto.

L’edificio ha le pareti esterne di vetro.
Queste sono coperte da una “vela” che si muove con il sole.
Quando questo colpisce le pareti stanno giù per venire su quando il sole passa.
Inoltre le pareti interne non sono fisse, ma possono muoversi lungo dei binari prestabiliti.
Questo serve a modificare la fisionomia delle stanze qualora dovesse servire.
Serve ad esempio a creare spazi ed ambienti per sfilate.
L’edificio è ricoperto di pannelli solari, è luminosissimo e gli ambienti interni hanno luci artificiali che si accendono al passaggio.
Nella parte interna del palazzo c’è un prato bellissimo pieno di giochi per bambini. Dopo qualche minuto sento le voci allegre dei figli dei dipendenti nell’asilo aziendale.

L’azienda è femminile. Modelle ed impiegate la fanno da padrone.
Se a mensa commetti l’errore aprendo la porta di dare la precedenza ad una ragazza, puoi stare fermo per minuti interi. Passano e ti sorridono. Non posso fare a meno di notare che sono bellissime.

La sera vado a dormire nell’hotel aziendale con piscina e palestra. Anche questo molto bello.
Il giorno dopo viaggio verso casa... mai stato così contento di una trasferta.

6 comments:

ubik said...

e ti credo

Crazy time said...

etecredo.

ziomassimo said...

...e vorei vede!
Peccato che hai omesso di citare di che luogo si tratta, questo "Paese dei balocchi" è in Italia (le Alpi che vedevi, erano di quà o di là)?

dioniso said...

Ma a nord dove?

Curioso eh!?
Vizio di famiglia? ;-)

Saluti

dioniso said...

ahh! che soddisfazione ;-)

Anonymous said...

Giovedi dovrei andare lì.....però io sono femmina ....e quindi non sono molto contenta di quello che trovero e proprio ora che siamo vicino all'estate....sai che gnocche che girano?!!!E io come tornerò a casa?Depressa molto depressa.....tam