Sunday, December 19, 2010

A volte mi capita.

Mettermi in gioco, ripartire, , andare semplicemente oltre quei limiti che conosco troppo bene.
Capita che per lavoro sarò un bel po' a Parigi.
Il mio capo è venuto da me con questa cosa di 4 giorni in trasferta ed era l'ennesima.
Inoltre era contro tutto quello che avevamo stabilito ad inizio anno.
Per questo ho accettato e trattenuto il respiro.
Come ha detto, che fai accetti?
Ed io come? Che fai proponi?
Così ci siamo trovati entrambi in questa cosa.
Ho fatto il colloquio e mi è sembrato giusto impegnarmi. Dire comunque la verità.
Gli sono piaciuto.
E le prime due settimane catapultato lì ho sofferto molto.
Soffro il dover orientarmi in una città nuova, il dover affrontare tutto nuovo.
Cibo, persone, luoghi, costumi, lingua, temperature.
Soffro a non sapere cosa c'è girato l'angolo.
Si perchè io sono un abitudinario, uno che fa sempre la stessa strada.
Uno che trova nella consuetudine tanta sicurezza.

Ed è proprio per questo che ogni tanto sento di dover rimettermi in gioco, dimostrare che posso uscire dal mio guscio, che non mi sottopongo ai giochetti del "io faccio affinchè tu faccia".

Ma soprattutto mi dispiace dover lasciare i miei a casa. In tre settimane ho perso due recite ed un compleanno.
Abbiamo provato a creare un relocation to France ma non è stato proprio possibile.

E poi è dura dirlo ma adesso qui abbiamo trovato una specie di dimensione, amicizie, cose per cui impegnarsi. Ed è difficile rimettere di nuovo tutto in discussione soprattutto per i pargoletti. Non vogliamo che crescano da disadattati perchè il padre è perennemente in trasferta e non riescono mai a farsi amicizie durature.

Parigi però ancora la devo decifrare, mi sembra comunque molto fredda e caotica. Le persone sono però amichevoli per ora e questo mi basta.
Poi il lavoro è pieno di persone diverse e questo mi piace.
Finora tanti inglesi 1 spagnolo 3 francesi 1 Russa ed un italiano.
Una bella macedonia no?

Monday, November 29, 2010

Short term view

Mi capita da quando sono tornato di credere fermamente nella possibilità di migliorare le cose.

Sento qualche scricchiolio  ma io vado avanti, mi impegno, lavoro,Investo tempo ed energie.

All'inizio tutto bene, mi vengono dietro, e spingiamo tutti assieme chi più chi meno. Ci investiamo, scommettiamo.

Poi  dopo soli sei mesi le cose non vanno come avrebbero dovuto.

Qualcuno ha capito il perchè ?


Per carità, è già cominciata la gara a tirarsi indietro parandosi il culo. 


Allora vado "al vedo" e li sputtano tutti.

Restate pure qui nella vostra melma.

Anche  un vaffanculo  non ci sta male direi.
  

Monday, November 1, 2010

Luka's assessment

Ho scelto per motivi di  crescita lavorativa, di parlare con un consulente comportamentale, di quelli che ti fanno un questionario  e poi sanno tutto di te.
E’ venuta fuori la mia curiosità, quella che mi avrebbe spinto verso la facoltà di psicologia e probabilmente reso una persona diversa.
E’ stato incredibile scoprire quante cose si possono capire di una persona usando un semplice questionario.
Me ne stavo al telefono, completamente nudo a parlare con questa  sconosciuta che conosceva tutto il mio campionario.
Per un po’ è stato bello sentirsi elencare i punti di forza (Gianluca, non ho mai visto una persona più empatica di te)  ma poi sono arrivati i punti deboli (ed ovviamente quelli  non li saprete mai…)
Il bello è che adesso dovrei cominciare a lavorare sui punti deboli ma  mi sento come se mi avesse violentato e poi coccolato telefonicamente.
Me la figuro, rilassata a fumare una sigaretta dopo avermi letteralmente rivoltato come un pedalino.
Sono sicuro che ci ha provato pure  gusto.
E adesso dirà tutto al mio capo...  

Tuesday, August 31, 2010

Vacanze 2010

Cose positive della vacanza:

La regata velica amatoriale di Rostock con le navi d'epoca, luce fino alle nove e trenta e fuochi d'artificio finali



Il posto: Prerow è parco naturale su una penisola con boschi lasciati completamente liberi disvilupparsi, o di morire. Un posto dove l'uomo mette la mano il meno possibile. Infattti c'è un lato della penisola eroso dal mare ed un altro dove la terra avanza.


  • Le spiagge: Prerow ha spiagge di sabbia chiara ed il mare è molto pulito (equest'anno ho fatto pure il bagno)



  • Le piste ciclabili: Chilometri e chilometri di piste sugli argini ed in mezzo ai boschi.



  • I giri in bici: Per 125 Euro abbiamo avuto per una settimana un tandem, una bici con bici piccola annessa


,
ed una bici con carrello a rimorchio 



dove occhiblu è potuto stare nei viaggi lunghi rinunciando alla sua bici senza pedali

La casa. Fra gli alberi tutta in legno su tre livelli con ampi spazi per stare da soli o con gli altri.




  • I suoceri: che ci hanno aiutato ad avere un po' di tempo per noi. (Menzione speciale per la suocera con la sua chiavetta internet).



  • Il paradiso dei bimbi: Parchi giochi dappetutto, musei per bambini, tanto rispetto ovunque. 



  • Il cibo: contro ogni previsione tanto pesce ben cucinato. Menzione speciale per il panino con il matjes.

  • L'attività fisica. Bella la passeggiata di un' ora nel bosco,  bellissimo correre in quei posti. Beach volley molto divertente a prescindere dalle battute  che ho capito al 30%.

  • La temperatura. sempre intorno ai 25 gradi ha garantito una vivibilità ottima. 

Cose negative:


  • Le condizioni climatiche. Solo 4 giorni di sole pieno e frequenti scrosci di pioggia ci hanno un po' limitato nelle cose dafare.
Insomma era partitacome una vacanza di ripiego ma è stato  bello e rilassante. 

O starò solo cercando di convincermi? 

Monday, August 23, 2010

Giù al nord...

Ferragosto.
Primo giorno di sole in vacanza al mare baltico nel nord della germania.
Il giorno prima abbiamo giocato a beach volley insieme.
Mi si avvicina con il pallone in mano e mi dice qualcosa di incomprensibile in tedesco.
Gli dico che non capisco e gli chiedo se può ripetere in inglese.
Mispiega tutto e poi mi chiede: ma tu di dove sei?
Di Roma gli dico.
Ah Roma, bellissima città ci sono stato (come tutti i tedeschi).
Fa una pausa di dieci secondi e mi chiede and what are you doing here?

In effetti non è che abbia tutti i torti...

Thursday, July 29, 2010

VIA

Se penso a quanti anni della mia vita.....





Alberi si drizzano ai lati della strada mi corrono accanto il buio se li inghiotte
alla radio un rock arrabbiato come un pugno allo stomaco che mi stringe nella notte
un dolore un lampo di fuoco rosso dentro questo amore che io non posso io non posso piu'
Voglio andar via i piedi chiedono dove ma via
tanto non ti perdero' perche' tu non sei stata mai mia
Voglio andar via da quei tuoi occhi che tirano sassi
e come in un duello far dieci passi
e poi guardarci un ultima volta e via

Una di quelle sere

In cui ti chiedi perchè.
Dopo aver speso gli ultimi mesi dietro ad un obiettivo ambizioso ed inutile, lo raggiungi.
Passi i primi due giorni di euforia mista a rabbia per tutto quello che hai mandato giù e alla fine ti rendi conto che non
hai conquistato niente.
Hai solo evitato che tutto andasse in vacca.
Ma quello che hai fatto non ti dà alcun piacere.
Hai sacrificato tempo per la famiglia, gli amici, e cose più importanti (questo blog ad esempio).
E ti chiedi se quello che fai ha ancora un senso.
E dire che avevi cominciato così bene...

Thursday, April 15, 2010

Volevo dirti...

Che ho cercato di stare con te fino in fondo, ho cercato di difenderti, di spiegare le tue ragioni come se fossero le mie, di trovare giustificazioni al fatto che ogni giorno dicevi una cosa diversa.
Mi è costato, alla fine ci ho rimesso la faccia, ma mi ci sono speso, l’ho fatto perchè credevo che dopo tutto avresti portato a casa il risultato, avresti mantenuto le promesse, ti saresti almeno impegnato.

Invece hai solo promesso cose che non hai fatto, con il tuo squallido doppio gioco hai creato confusione, hai fatto perdere la faccia a me e a tutti gli altri.
E questo sappilo non te lo perdonerò mai.
Adesso per colpa tua la fuori c’è qualcuno che pensa che io sia una persona inaffidabile e questo semplicemente non è vero. Da giorni mi domando cosa posso aver sbagliato, se è veramente possibile che sia andata così e sai cosa? Hai ragione, un paio di cavolate le ho fatte anch’io. Perché nessuno è infallibile ma le mie, comunque infinitamente meno gravi delle tue, erano fatte in buona fede.

Mi hai detto che divento troppo “emotional” e che questo in fondo è solo lavoro.
Ecco, magari sarà così per te, per me è la cosa su cui spendo la maggior parte del mio tempo, quella in cui credo, e che cerco di portare avanti al meglio ogni giorno. E se divento intrattabile non è perché sono emotivo, ma è perché adesso capisco al volo, persino per telefono che stai cercando di vendermi la stronzata del giorno.
E mi vedo dal di fuori, seduto su un pavimento freddo di venerdi sera al telefono a spiegarti cose che avevi detto di aver già fatto due settimane prima, mentre in un’altra stanza mia moglie si innervosisce e mio figlio piange perchè vorrebbe giocare con me.
Quindi sappilo anche se è solo lavoro spero di non rincontrarti mai più e spero che a nessun altro dei miei colleghi tocchi mai lavorare con te.
Mai, in 12 anni di esperienza mi era capitato di incontrare una persona tanto subdola, incapace, bugiarda, superficiale e menefreghista.
E’ solo lavoro, ma ti odio con tutto me stesso.
Sparisci.
Fallo e basta.

Saturday, April 10, 2010

Mano male che a una cert'ora ci sta....

1989
Una trasmissione incredibile di nome D.O.C.
Lucio Dalla ed un altro dei migliori talenti vocali italiani,
Gegè Telesforo danno vita davanti a dei personaggi vestiti in modo improbabile ad un pezzo incredibile.
Nella seconda parte un pezzo divertentissimo di Dalla con il Clarinetto.



Ho una grande nostalgia per quel tipo di televisione (sì sto diventando vecchio...)
Ma che fine avrà fatto Gegè?

Wednesday, March 31, 2010

In questo preciso momento...

Servirebbe ben altro che semplici parole....

Pieno sole nel negozio rivestito di legno chiaro.
E' una giornata estiva ma lui indossa un giubbetto di pelle ed un maglione a collo alto.
E' alto, magro sui tren'anni ed ha i capelli finto spettinati dal gel.
Lei sta scegliendo dei vestiti, indossa dei pantaloni in pelle marrone ed un giubbetto avana.
Lui la guarda, lei gli sorride, bellissima.

Si sono incontrati di nuovo, dopo dieci anni.
Lei l'ha lasciato, ma sembra contenta di averlo ritrovato.
Ora lui va da lei, le prende la mano e le dice, comunque non sai quanto ti ho amata.
Lei sorride, niente di più.
Lui di fronte a quel sorriso, esce dal proprio corpo e cominciaa guardare la scena dall'alto, vede spandersi per il negozio un coltre gialla.
Riesce ad avere una chiara percezione di cosa sta succedendo è il suo amore che si spande tutto intorno e lui può sentirlo oltre che vederlo.
Poi la prende per mano e la porta in stanza adiacente al negozio dove ci sono alcune sedie.
Stanno per proiettare il film della loro vita. Non ci sono abbastanza posti così lei gli si siede sulle ginocchia.

All'improvviso un urlo, lui si alza, le lacrime gli scendono copiose e pesanti come se fossero miste a miele, prende suo figlio, lo porta nel letto e si sdraia al suo fianco.
Il cuscino è bagnato, ha fatto questo sogno incredibile e non riesce a svegliarsi, fino a sera.





Lei ha questa capacità sorprendente di farmi piacere più la sua versione di quella originale.
Ma perchè non sono nato in Francia? O in qualsiasi altro paese intendo...

E poisaranno stati il Lazio ed il Piemonte ma stanotte ho fatto un sogno e non mi capitava da anni.
E tutte le emozioni non provatein questi anni di notti tranquille si sono concentrate lì.
Mi sono svegliato in lacrime ed ancora sto sottosopra.
Ma stamattina ho capito che porterò sempre con me il mio zainetto pieno di sentimenti gioie e delusioni, e forse visto che sono rinco alcune vale la pena scriverle no?

Che sia questo il senso?

Thursday, March 25, 2010

Secondo voi...

Cosa provoca più emissioni di CO2e
Buttare il bicchiere di plastica o lavare con acqua la tazza di coccio?

Wednesday, March 24, 2010

Arnold and Obama-Willis



Ok sono 27 minuti, maio vi chiedo solo di andare al minuto 25 e guardare da lì.
Nella scena c'è il presidente Obama che firma la health reform americana.
Un momento storico.

Alla firma è presente anche Arnold...
Non avete anche voi l'impressione che abbia la classica espressione da "What are you talking about Willis"?

Saturday, March 20, 2010

Che succede al Mostro Peloso?

Stasera ho scoperto Henriette Bichonnier e le su fiabe.
Viste le centiania di migliaia di avventori che seguono questo blog dai post frequentissimi...non posso scrivere la storia, anzi le storie (sono due).
E' un peccato però perchè questi libri insegnano la tolleranza in una maniera molto sempice, raccontando una fiaba.

C'è un lieto fine che trasforma il mostro in un principe azzurro ed un altro che trasfmorma il principe azzurro in un mostro.

Come sia riuscito a farlo per me resta un mistero.
Più lo leggo e più mi accorgo sia un capolavoro.
A Crucchetta piace moltissimo
Tutto qua.

Thursday, February 25, 2010

Dunque...

Le cose stanno più o meno così:
non scrivo più da un po' perchè mi sento moltoarido.
O meglio le mie scarse risorse psichiche sono molto concentrate sul lavoro. Le rimanenti sulla famigliae quindi inquesto momento non rimane molto altro.
Il punto è che provare a diffondere il concettodi sostenibilità in questo paese è come svuotare ogni giorno un camion di carbone e riempirlo di nuovo.
Ci sono gli scettici che prima mi guardavano comese fossi venuto da Marte e adesso solo con uno sguardo sospettosissimo.
Poi ci sono gli opportunisti, stile non ci credo, ma comunque ci posso fare dei soldi? Mi aiuta in qualche modo?
E poi ci sono i fulminati... o meglio i folgorati come me (ed alcuni altri) che ci credono e ci sispendono ogni giorno.

Ora chiamatemi altezzoso, superbo, o anche supponente ma a me queste ultime sembrano le persone migliori, quelle a cui non importa di mettersi in discussione di fronte ai rischi, quelle che fanno succedere le cose (ed in questo momento ce ne sarebbe tanto bisogno...).

Per cambiare deviare un po'daldiscorso delirante che ho imboccato vorrei aggiungere che sono qui seduto in cucina a guardare il curling in quanto il divano è occupato dai miei suoceri.
La "calata" lanzichenecca è stata questa volta storica, 1650 km in tredici ore e mezza con due soste (per la buona pace della vescica di mia suocera) e le primedue ore di neve.
Non voglio sapere che velocità ha toccato mio suocero.

Saturday, January 23, 2010

Dedicato ad un'amica




Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e andare fuori,
come Mastroianni anni fa, come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già.

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l'odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio

Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più...

Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia
piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà

Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei...

Ciao E.

Sunday, January 17, 2010

Crucchetta e l'esperimento Marsmallow

IN QUESTA CASA C'E' CHI MANGIA E C'E' CHI GUARDA!

Eravamo a cena e mio padre aveva invitato il suo maestro di pianoforte.
Era una cena importante per noi e mio padre si era raccomandato tanto.
Invece a fine serata me ne uscii con questa frase .

Non potevo sopportare il fatto di stare a guardare gli altri commensali  mangiare delle ottime fragole con la crema.
Il punto è che io le mie le avevo trangugiate in un secondo ed ora ne volevo altre (proprio la loro porzione).

La mia vita è cosparsa di questi episodi. Se oggi il peccato mortale della gola avesse ancora senso (secondo me è un po' scaduto visto quello che l'uomo è riuscito ad inventare nel frattempo, ma questa forse è solo una visione personale ed opportunistica) io sarei uno dei primi peccatori al mondo.
Non ci riesco, la krucca che ha passato quasi la totalità della sua infanzia senza cioccolata (e che quindi sa aspettare molto bene) me lo rimprovera spesso, se vedo una cosa che mi piace non mi do pace finchè non è finita e se vedo qualcuno mangiare una cosa che mi piace non so resistere, devo farlo anch'io

Tempo fa, leggendo "intelligenza emotiva" di Daniel Goleman ho scoperto il Marshmallow test effettuato a Stanford e come al solito ripreso da TED (il video è divertente)



In questo test, si offriva a dei bambini un marshmallow, dicendogli che se riuscivano ad aspettare 15 minuti senza mangiarlo, ne avrebbero avuto un altro. Da quel momento si annotavano i risultati e si seguivano i bambini nella loro vita. L'esperimento è andato avanti decenni ed ha dimostrato che i bambini che avevano saputo attendere, avevano avuto un discreto successo nella loro vita, mentre buona parte di quelli che non avevano saputo resistere, avevano avuto problemi.

Ora io non avrei passato sicuramente l'esperimento.

Stamattina ho promesso due cioccolate kinder ai miei figli. A Crucchetta ho dato la barretta mentre ad occhiblu ho detto che avrebbe potuto averla solo dopo essersi vestito.

A quel punto Crucchetta ha messo in tasca la sua.
Questo mi ha lasciato perplesso ed alla mia richiesta di spiegazioni ha detto che non voleva mangiarla prima perchè
poi avrebbe dovuto guardare Occhiblu mangiare la sua.

Sembra che Crucchetta sappia aspettare (come la mamma) ma al contempo non possa vedere qualcun altro mangiare una cosa senza farlo anche lei (come me).

Però mi chiedevo:
Come si sarebbe classificata all'esperimento Marshmallow?
Quali sono le sue probabilità di successo nella vita?


 

Monday, January 11, 2010

Barilla, un post di pubblicità convinta.

Tempo fa avevo lanciato una specie di domanda su buone pratiche ambientali. 
Mi aveva colpito il fatto che Dioniso e la sua Zucchero spengano la pasta otto minuti prima di scolarla. 
E' un risparmio netto, ho pensato. Ma come quantificarlo? 

Durante la mia esperienza in California ho studiato la possibilità di misurare i processi aziendali dal punto di vista del consumo di risorse. 
Quello del consumo delle risorse mi pare un problema rilevante. 
Alcuni dati 
Siamo sempre di più, nel 2042 saremo 9 miliardi (fonte wikipedia).
Nel 2009 secondo il WWF ci è servito il 130% delle risorse che il pianeta è in grado di produrre in un anno. 
Inoltre continuando così nel 2035 avremo bisogno di due pianeti per andare avanti. 

"Avatar" non è un poi così tanto un film di fantascienza... o  no?

Quindi è fondamentale  (secondo me al prezzo della sopravvivenza umana) ridurre il consumo di risorse del pianeta. 

Non c'è soltanto un problema energetico,
non c'è soltanto un problema di riscaldamento del pianeta, 
esiste un serio problema di risorse. 

Uno dei lavori che mi piacerebbe fare nei prossimi anni è quello di aiutare le aziende a capire come  ottimizzare il consumo di risorse. 
Sarebbe bello per cominciare,  riuscire a capire qual'è l'impronta ecologica (in termini di consumo di risorse naturali, di apporto al global warming) dell'azienda nella produzione di uno specifico prodotto. 

Tale risultato potrebbe poi essere scritto sull'etichetta del prodotto, dando ai consumatori  la possibilità di scegliere il prodotto anche in base a questa informazione.

Di più, sarebbe utile effettuare le misurazioni citate su tutto il ciclo di vita del prodotto, prendendo in considerazione le materie prime come l'utilizzo del consumatore finale ed anche le modalità di riciclo di quanto rimane del prodotto. 

Sarebbe bello arrivare ad un risultato di questo tipo. 
Peccato che su questo argomento, non esista alcuna norma condivisa e quindi per i prossimi anni continueremo a suonare musica sul Titanic  vivendo al di sopra delle nostre possibilità....

Però qualcosa (piccola) si muove. 
Barilla ha pubblicato un interessante report riguardante il consumo di mezzo chilo di pasta. Siccome tale report è pubblico e reperibile qui, voglio proporre alcuni dei grafici di questo report (sperando che nessuno se la prenda...).

Innanzi tutto un premessa: 
Questa Dichiarazione ambientale di prodotto ha come oggetto la pasta secca di semola
di grano duro a marchio Barilla, prodotta in Italia e confezionata in astucci di cartoncino
in confezioni da 500 g. 















Qua si vede come la cottura abbia un alto impatto nella misura dell'energia connessa alla produzione della pasta. 
Quindi gli otto minuti in meno contano eccome.  




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Questo grafico dà evidenzadi quanto la cottura sia rilevante in termini di globalwarming potential misurato in .
grammi di CO2 equivalente. Per approfondimenti su questi concetti si veda qui  





















Qui c'è un idea di come intendere l'impronta ambientale 















Qui qual'è l'impronta del mezzo chilo di pasta
In termini di consumo di acqua, produrre mezzo chilo di pasta costa 695 Litri.
Vi sembra troppo? 
Sapete quanta acqua ci vuole per una Bistecca?

Insomma il documento mi pare molto interessante. 
Ne terrò sicuramente conto la prossima volta che vado al supermercato.




Thursday, January 7, 2010

Il complesso di Opa (ovvero Ipocondria Omeopatica)

Tornando dalla Germania mi sono ammalato.

So perfettamente com'è andata.
Erano le 4 di notte, fuori nevicava a temperatura -2.
Stavamo per partire ed Opa (mio suocero) era uscito a spazzare la neve dai gradini per non farci cadere.
Bisognava caricare le valigie in macchina, così sono uscito, con il mio maglioncino a collo alto.
Insomma Opa indossava un maglione simile e così ho pensato:" se lo fa lui posso farlo anche io".
Non considerando l'esistenza di una moltitudine di cose che lui fa e che io non riuscirei mai.
Ad esempio uccidere i ragni e le vespe con le mani, sparare in mezzo agli occhi ad un cinghiale che ti carica...alzare mobili vari che io non riuscirei neanche in compagnia di un amico, guidare ininterrottamente  per 16 ore con tratti a 140 km/h nella nebbia o con 40 cm di neve.

Insomma cose da uomini di un certo tipo che vivono in posti di un certo tipo.

Vorrei puntualizzare che i miei suoceri quando ci fanno visita (quelle due o tre volte l'anno), vengono in macchina (circa 1650 km) a causa del fatto che una volta hanno avuto un ritardo di 5 ore e da quel giorno mio suocero si rifiuta di venire in aereo. Quindi ci mettono in media meno di 15 ore e lui va così "sparato" che mia suocera è costretta ad implorarlo di fermarsi almeno una volta per ovvi motivi fisiologici...

Così arrivato a Roma la sera stessa mi è preso il mal di gola del secolo (accompagnato da mal di ossa e qualche linea di febbre).
Lo chiamo così perchè il dolore era immenso. Da subito ho affrontato la cosa attaccando la gola con propoli al 50% (un dolore che non vi dico).
Poi dato che sono un ipocondriaco di fama mondiale ho subito pensato di stare per morire.

Ho chiamato il dottore che come al solito mi ha prescritto un farmaco via telefono. Non contento sono andato a farmi visitare e rassicurato sulle mie possibilità di sopravvivenza, ho ricevuto la mia bella ricetta.
comprato l'antinfiammatorio, tirato fuori il "foglietto" e cominciato a leggere.

Dopo 15 minuti ero ancora lì, spaventato dal consistente elenco di controindicazioni.

Allora ho cominciato a prendere una medicina omeopatica consigliata dalla Krucca (secondo giorno).
Le prime due notti ho dormito a stento. Il dolore era così forte che non riuscivo a deglutire durante il sonno ed un paio di volte ho rischiato il soffocamento inconsapevole.
Il terzo giorno le cose sono sensibilmente migliorate ma la sera avevo ancora molto dolore.

E' così che sono capitolato, ho aperto la scatola, scorso il lungo documento fino alla parola "posologia"preso la medicina e già dal secondo turno (oggi a pranzo) sto molto meglio.

Da quanto ho capito finora questo è il rischio dell'omeopatia, in certi casi funziona, in altri no.
Penso dipenda dal fatto che non sia facile capire quale principio attivo va bene per noi ed in quale caso.
Quindi stavolta, se avessi preso da subito il farmaco avrei risparmiato due giorni ed incazzature varie, ma questo per me fa parte del gioco.

Chissà che cosa ne penserebbe Opa...