Tuesday, July 21, 2009

Ci sono sere

In cui la stanchezza mi prende dentro.
Una stanchezza vecchia e stracca.
Non viene mai da sola,
sua sorella tristezza arriva dopo un po’.

E allora sto lì,
sfinito
lascio andare la mia anima
in cerca di di ristoro.

Sono questi i momenti in cui la musica mi culla
ed anche questo sporco mondo mi sembra migliore.

In quelle sere la canzone giusta può fare molto.

Allora la cerco ovunque.

Stasera l’ho trovata.

A me piacciono i contrasti.
E questo "scricciolo" pieno di cotanta voce mi emoziona sempre.

Dedicata a tutti quelli che soffrono d’insonnia.

Ma soprattutto a te Ute, che passi presto.





E poi sarà come morire cadere giù non arrivare mai....

E poi sarà come morire la notte che non passa mai...

E poi sarà come sparire in un vuoto che abbandona...

E poi sarà come sparire nel vuoto che non smette mai...

10 comments:

Anonymous said...

Accidenti che canzone laluke.
Accidenti!
E' così!
Ci sono sere in cui non passa mai.
In cui la tristezza ti entra dentro, ti prende. Ma, certe sera, laluke, devono essere solo sere; dopo la notte, dopo il buio, ci deve essere per forza un meraviglioso giorno e alla luce del giorno tutto sempbra diverso. Vero? Tutto passa, vero? Ute

Anonymous said...

Rileggo solo ora il commento e scusa, ho commesso un casino di errori, l'emozione! maledette emozioni. Un abbraccio

ziomassimo said...

"La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori"

J.S. Bach

Anonymous said...

mi piace molto questa canzone.
baciottoli

valeriascrive

Unknown said...

Ute, tutto passa e la tristezza non è per forza una cosa negativa. La tua spontaneità è molto più bella di qualsiasi regola grammaticale.
E poi parli 3 lingue, se ogni tanto fai qualche errore ci può stare no?
Come stanno i pargoletti?
P.S. puoi chiamarmi... Gianluca
;-)))

Zio,
perentorio!

Vale,
anche a me.
Ciottoli nel senso di sassi?
;-)

Anonymous said...

Monelli e allegri come sempre ringraziando il cielo. I tuoi tutto bene? Un abbraccio anche alla dolce crucca. Ute

Crazy time said...

si proprio quelli :)

Amico di Novembre said...

Certo, la conosco bene... una grande tristezza e una nostalgia di non so cosa.
Forse, come diceva un famoso maestro di tango, nostalgia di una donna e di un amore che continui a cercare e che non incontrerai mai.
Io ho risolto appunto andando a ballare il tango argentino.

Amico di Novembre said...

E tanto per rendere un'idea
http://www.youtube.com/watch?v=kUof6qa10yM
Il ballerino si chiamava Gavito, adesso è morto, è sua la frase che dicevo prima.

Unknown said...

Adesso è morto...
tanto per rimanere in tema....
;-)